Museo dei burattini e marionette: sfratto dal Palazzo Reale di Quisisana

Museo dei burattini e marionette: sfratto dal Palazzo Reale di Quisisana
di Titti Esposito
Mercoledì 4 Luglio 2018, 14:19 - Ultimo agg. 14:46
2 Minuti di Lettura
Marionette, burattini, ombre, ma anche copioni e cartelli che raccontano la storia del teatro di figura in Italia.

Oltre tremila pezzi da collezione (qualcuno in attesa di un riconoscimento Unesco, ma anche opere dei maestri Michele Sarcinelli e Francesco di Vuolo e una sezione dedicata all'Indonesia, unica nel suo genere nella nostra nazione) dagli inizi del '900 ad oggi, conservati nei locali del Palazzo Reale di Quisisana a Castellammare, che da fine luglio dovranno trovarsi un'altra casa.
Dal Comune, infatti, è arrivata un'ordinanza di sgombero per la Compagnia degli sbuffi, che si occupa dell'esposizione internazionale delle marionette dal 2013.

Un atto legato alla richiesta di un canone di locazione, richiesto dall'amministrazione comunale guidata dal commissario prefettizio fino a poche settimane fa, che lascia senza parole i responsabili dello spazio, aperto alle visite guidate di turisti e bambini.

"Siamo inceduli per questo atto che ci definisce come abusivi, quasi-spiegano i responsabili del museo- non occupiamo un luogo senza averne i crismi, visto che un sindaco ci affidò la struttura, prima abbandonata al degrado e poi riconosciuta in atti pubblici come museo, e che oggi è un luogo culturale che richiama centinaia di famiglie, adulti e bambini ed ha visto anche tanti personaggi illustri passare di qui, come Gigi Proietti, entusiasta di questa realtà". 

Poi dopo l'incredulità l'appello affinchè la cultura delle bagattelle e dell'Opera dei Pupi non venga cacciata da un luogo storico in attesa di divenir un museo archeologico anche.

"Confidiamo che questo atto venga revocato dal nuovo sindaco-aggiungono Aldo di Martino e Violetta Ercolano della Compagnia degli Sbuffi- crediamo che anche il nostro lavoro rappresenti la cultura e che questo territorio non possa permettersi un'altra perdita così importante".

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA