Il ministro Sangiuliano alla Fondazione Banco Napoli: «Napoli capitale della cultura»

Il ministro torna sulla rinascita della Floridiana e di Palazzo Fuga

Il ministro Gennaro Sangiuliano al convegno
Il ministro Gennaro Sangiuliano al convegno
di Dario De Martino
Sabato 16 Dicembre 2023, 07:00
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«In appena otto mesi abbiamo superato lo stato di degrado. Ma faremo molto meglio e molto di più». Nelle parole del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano c'è la rivendicazione del lavoro fatto per Napoli, una promessa per fare ancora di più ma anche una vis polemica per le condizioni in cui ha trovato molti dei presidi culturali della città. In visita a Napoli, una delle tante trasferte nella sua città natale da quando è diventato ministro, l'ex direttore del Tg2 si concentra sulle tante partite che vedono impegnato il ministero da lui guidato a proposito della città: dal palazzo dei Poveri alla villa Floridiana passando per il Maschio Angioino e il monte di Pietà. L'occasione è l'incontro «La cultura come volano di sviluppo: l'incidenza sulla qualità della vita e sui valori democratici», che si è tenuto ieri pomeriggio alla Fondazione Banco Napoli in via Tribunali.

Eccoli i punti su cui interverrà il ministro, snocciolati a margine dell'appuntamento, a partire dal più importante: «C'è un progetto enorme per l'Albergo dei poveri di Carlo III di Borbone che sarà la più grande infrastruttura culturale d'Europa.

Realizzeremo il raddoppio del Mann con le collezioni che non sono state mai esposte, daremo spazio all'università Federico II con la scuola di archeologia, le scuole di restauro, uno studentato e una grande libreria pubblica».

E ancora, il ministro elenca gli altri progetti: «Ci sono i fondi per il Maschio Angioino, stiamo per acquistare l'edificio del Monte di Pietà nel centro storico dove vorremmo fare il Museo Totò e abbiamo aperto il museo Caruso. Mattone dopo mattone - chiosa - costruiamo l'edificio della cultura e dello sviluppo della città». E lo specchio della svolta, dal «degrado» allo «sviluppo», per Sangiuliano sta nella Villa Floridiana al Vomero: «Guardate in che condizioni era ridotta prima e come è oggi», dice. 

Dopo aver visitato l'archivio della Fondazione, accompagnato dal presidente Orazio Abbamonte, il ministro ha partecipato al convegno insieme con Ciro Castaldo direttore della fondazione e Marcello D'Aponte, direttore del Museo il Cartastorie. «La cultura dev'essere innanzitutto un diritto dei cittadini. Se in ogni comune riuscissimo a portare un teatro, una biblioteca, una sala multimediale per giovani, potremmo elevare tantissimo la qualità della vita delle persone, che non è data solo da trasporti e sanità ma anche dalla cultura», ha detto il ministro. «La cultura può essere - ha aggiunto - un grande fattore di sviluppo socio economico e il caso Napoli ne sarà dimostrazione».

Molto soddisfatto il presidente della Fondazione Orazio Abbamonte: «La visita del ministro Sangiuliano ci rende orgogliosi. La cultura è stata al centro in questa giornata, circondati dalle associazioni e dai volontari che sostengono il nostro tessuto sociale».

 

In serata Sangiuliano è stato a Pozzuoli per ritirare, dalle mani del presidente Antonio Coppola, il premio Aci 2023. Presente anche il cardinale Crescenzio Sepe. In mattinata l'intervento su Pompei in occasione della mostra “L'altra Pompei. Vite comuni all'ombra del Vesuvio” in programma da oggi al 15 dicembre 2024 alla Palestra grande degli scavi. «L'esempio di Pompei è riuscito e non è finito. La scorsa estate abbiamo avuto il record di visitatori, mi contattò il direttore degli Scavi per dirmi degli oltre 21 mila visitatori paganti. Il grande progetto si è concluso felicemente. Ma ho voluto rifinanziare Pompei perché ci sono altri scavi da fare e c'è da non tornare indietro al degrado», ha detto a questo proposito Sangiuliano. E restando nell'area Sud della provincia ha aggiunto: «lo Spolettificio di Torre Annunziata diventerà un museo in grado di raccogliere tutto quello che viene di volta in volta ritrovato in quell'area». 

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