Napoli, Maggio dei Monumenti dedicato a Vico: ma targhe e statue sono nel degrado

Napoli - Villa Comunale, la statua di Gianbattista Vico
Napoli - Villa Comunale, la statua di Gianbattista Vico
di Eduardo Improta
Sabato 12 Maggio 2018, 16:13 - Ultimo agg. 16:46
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Tanti tesori di storia e d’arte, chiese e palazzi monumentali, musei ricchi di bellezze incomparabili si trovano nel centro storico di Napoli, il più grande d'Europa, oggi Patrimonio Mondiale Unesco.

Anche quest’anno il mese di maggio viene dedicato ai cittadini illustri e ai monumenti storici della città. Per la ricorrenza del 350esimo anniversario della nascita di Gianbattista Vico sono giunti in città numerosissimi turisti e studiosi del filosofo partenopeo. Il grande filosofo nacque a Napoli il 23 giugno del 1668, nel cuore del centro antico in via San Biagio dei Librai, dove dimorò fino ai dicessette anni nella sottoposta piccola bottega del padre libraio. Tanti eventi sono stati organizzati in questo mese dedicato al filosofo: conferenze, mostre, spettacoli teatrali, visite guidate lungo i percorsi vichiani.

«Fu un lettore curioso e appassionato - commenta l’assessore alla cultura e al turismo, Nino Daniele - studiò la filosofia, il diritto e molte altre cose, insegnò la retorica, allevò, con mezzi modesti, una numerosa famiglia. Visse in dignitosa povertà, morì, nel 1744, in una casa appena un poco più grande di quella in cui era nato, poco distante. Ci ha lasciato scritti geniali e meravigliosi».
 


Nonostante tante bellezze e tanta cultura non manca la delusione di tanti turisti giunti in città per visitare i luoghi vichiani.

«Certamente non quello che ci aspettavamo - dice un turista incontrato a piazza Girolamini - la lapida mostra gravi segni di trascuratezza, bastava una pulita e una inchiostratura. Nella stessa situazione si trova la targa, in via San Biagio dei Librai, che ricorda un pezzo di storia della vita di Vico. La cripta che custodisce i resti del filosofo, all’interno della chiesa dei Girolomini, è inaccessibile per lavori. Questo mio sfogo - continua il turista - non è quello di criticare, ma di chiedere a voi come popolo di avere orgoglio per la vostra città, di rispettare e curare il vostro patrimonio culturale, artistico e storico».
 
 

Altro monumento che presenta evidenti segni di degrado è la statua di Giambattista Vico nella villa comunale.
Fu scolpita nel decennio tra il 1850 e 1860 da Leopoldo di Borbone, fratello di re Ferdinando II, e collocata nel 1861.  Scritte anarchiche e vernici di colore arancione e verde imbrattano i bassorilievi in bronzo di Pietro Massulli che sono posti alla base marmorea della gigantesca statua.

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