Libri come farmaci, nasce biblioteca
​«Premio Napoli» al Policlinico

Libri come farmaci, nasce biblioteca «Premio Napoli» al Policlinico
Lunedì 8 Ottobre 2018, 18:03
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Promuovere la cultura e favorire la lettura in una “città nella città” come il Policlinico Federico II. È questo l’obiettivo dell’intesa siglata tra Scuola di Medicina e Chirurgia, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e Fondazione Premio Napoli che ha reso disponibili, in comodato gratuito, 150 volumi di narrativa, poesia e saggistica per la creazione di una nuova biblioteca nella cittadella universitaria. Collocata nel cuore del Policlinico Federico II, nei locali antistanti l’Aula Magna “Gaetano Salvatore”, accessibile a pazienti, docenti, studenti e professionisti della Scuola e dell’Azienda, la nuova biblioteca è stata inaugurata oggi lunedì 8 ottobre con una presentazione nella sala riunioni della Presidenza.

Presenti: Domenico Ciruzzi, Presidente della Fondazione Premio Napoli, Alfredo Guardiano, giudice della Corte di Cassazione e membro della Giuria Tecnica del Premio Napoli, Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Gaetano D’Onofrio, Direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Patrizia Speranza, direttore UOC Gestione Affari generali, Giuseppe Servillo, direttore del Dipartimento di Nefrologia, Urologia e Chirurgia Generale e dei Trapianti di Rene, Anestesia e Rianimazione, Maurizio Bifulco, docente di Patologia Generale e di Storia della medicina.

 “Dai finalisti di quest’anno a quelli delle recenti edizioni, la biblioteca ospiterà una sorta di archivio di tutte le più importanti voci della letteratura italiana che negli anni sono state candidate alla finale del Premio Napoli, dal 1954 uno dei più importanti riconoscimenti culturali del Paese. Anche i libri possono essere medicina.”, sottolinea Domenico Ciruzzi.

Nata da un’idea di Alfredo Guardiano e Giuseppe Servillo, la biblioteca garantirà un’ampia scelta letteraria per pazienti, studenti e professionisti federiciani che potranno sfogliare le pagine dei volumi finalisti dell’edizione Premio Napoli 2018. Per la narrativa, saranno disponibili: “Mio padre la rivoluzione” (Minimum Fax) di Davide Orecchio, “Ipotesi di una sconfitta” (Einaudi) di Giorgio Falco, “Leggenda privata” (Einaudi) di Michele Mari; per la poesia, “Prova d’inchiostro e altri sonetti” (Aragno) di Mariano Baino, “La pura superficie” (Donzelli) di Guido Mazzoni, “Rifrazioni” (Mondadori) di Elio Pecora ed infine per la saggistica: “L’invenzione del globo” (Einaudi) di Matteo Vegetti, “Stranieri residenti” (Bollati Boringhieri) di Donatella Di Cesare, “Sillabario dei malintesi” (Marsilio) di Francesco Merlo.

 “Questo è solo un primo passo. Lavoreremo per creare un servizio di volontariato, persone che si impegnino a leggere libri ai degenti, costruendo così una sorte di ponte narrativo che possa accompagnare i pazienti nel loro percorso terapeutico”, aggiunge Alfredo Guardiano.

Responsabile della neonata Biblioteca sarà Maurizio Bifulco, docente di Patologia Generale e di Storia della medicina, che riprende le parole di Guardiano e ricorda la rilevanza della book-therapy nei percorsi di cura e l’importanza di scegliere il libro giusto al momento giusto.

“Per i pazienti, un libro può rappresentare un richiamo alla vita, l’opportunità di un momento di svago e sollievo durante il periodo di degenza”, spiega Giuseppe Servillo.

 “La nuova biblioteca si inserisce in un progetto più ampio che vede impegnate la Scuola e l’Azienda con l’obiettivo di offrire agli studenti opportunità di crescita e conoscenza per coltivare, oltre al ‘sapere fare’, anche il ‘saper essere’, indispensabile per l’efficacia dei processi di cura”, sottolinea Luigi Califano. 

Per far compagnia anche ai pazienti più piccoli, è stata messa a disposizione della biblioteca una collana per ragazzi che sarà di grande interesse per i giovani ospiti della Pediatria.

“La nostra attenzione al benessere di pazienti e professionisti deve essere costante e la nuova biblioteca rappresenta un ulteriore tassello per un’offerta assistenziale ‘a misura di persona’ ed insieme ad importanti iniziative, come Atelier della salute, consente a Scuola ed Azienda di ribadire un messaggio di salute positivo e globale”, precisa Gaetano D’Onofrio. 
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