L'antico anfiteatro romano di Liternum? È una giungla

L'antico anfiteatro romano di Liternum? È una jungla 
L'antico anfiteatro romano di Liternum? È una jungla 
di Antonio Cangiano
Domenica 15 Luglio 2018, 10:56
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Nei pressi dei lidi di Varcaturo, un antico anfiteatro giace sepolto da una coltre rigogliosa di canne selvatiche rovi e malerba. È la triste istantanea dell’area archeologioca che conserva i resti dell’anfiteatro romano dell’antica città di Liternum, colonia romana  fondata dai legionari di Scipione l’Africano nel 194 a.C. sulle sponde del lago Patria. 

In gran parte distrutte e strette da abitazioni private, i resti della struttura sono preda dell’incuria. Sul caso è intrvenuto Aniello Pennacchio, presidente dell’associazione LCA Literum attiva per la valorizzazione e tutela dei beni archelogici liternini e non solo. “Madre Natura nasconde una vergogna che va oltre i limiti! L’anfiteatro dell'antica Liternum è un gioiello dell’archeologia che andrebbe valorizzato e tutelato invece è nascosto non soltanto alla fruizione  ma anche alla semplice vista. Circa le funzioni ludiche si svolgevano, la mancanza di fonti e riscontri impediscono di avanzare ipotesi certe circa i giochi che vi si svolgevano, tuttavia è indubbio che  la sua capienza  - l’anfiteratro di Liternum poteva ospitare  circa 5000 spettatori  - lasci pensare ad un mattatoio umano in cui, se fosse possibile  accertarne nei vari secoli prima e dopo dell'anno zero,  furono eseguite esecuzione di tanti martiri cristiani di cui le tenebre e l'oblio hanno confuso”.
 

 

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