«Iocisto» resiste, tre anni al luna park dei libri

«Iocisto» resiste, tre anni al luna park dei libri
di Titti Marrone
Mercoledì 19 Luglio 2017, 13:00 - Ultimo agg. 13:03
3 Minuti di Lettura
l terzo compleanno di una libreria può essere una notizia? Da festeggiare, addirittura, con un grande Luna Park del libro aperto a tutti e organizzato per il 21 luglio a piazzetta Fuga (via Cimarosa 20) dalle 18,30 alle 23,30? Sì, se la libreria in questione costituisce, come Iocisto, un caso nazionale nato dal bisogno condiviso da un nucleo di cittadini. E ancora sì se il luogo dove la libreria si consolida è una città come Napoli, e se la data di nascita è l’annus horribilis 2014, quello della dismissione della cultura napoletana. Dice bene Erri De Luca, «il vuoto in faccia a un muro, lasciato da una libreria venduta, è il più profondo che conosco». E così, con un senso di vuoto, tre anni fa vedemmo chiudere una dopo l’altra gloriose librerie travolte dai morsi di una crisi che privò Napoli di presìdi culturali un tempo solidi e imprescindibili come Guida o Loffredo. 

Fu proprio da quel senso di vuoto che un gruppo di napoletani fece partire la voglia di reagire, di ribellarsi alla prospettiva di vivere in un'ex antica capitale per tanti versi stimolatrice di cultura, in un quartiere con un numero di abitanti pari a quelli di città come Bergamo o Pescara, ma senza una sola libreria. Tutto cominciò con la protesta sommessa pubblicata su Facebook da Ciro Sabbatino «perché non farcela noi, la nostra libreria?» e dalle centinaia di commenti piovuti in calce a quel post in una manciata di ore. Tre parole semplici: io ci sto.




Ecco, tutto è cominciato così, tre anni fa. Quelle risposte tempestive si sono subito incarnate in persone pronte a fare sul serio, a incontrarsi, quasi sempre senza essersi mai conosciute prima ma determinate al punto da diventare subito una forza. Capace di smuovere acque stagnanti, superare difficoltà, riconoscersi in un progetto condiviso, dare vita a una comunità unica nel suo genere. In grado d'individuare in tempi record un locale, assoggettarsi a manovalanze impegnative, autotassarsi per raccogliere i fondi necessari, dare vita a un'associazione, cominciare a ideare il tipo di libreria possibile. Dopo, con Iocisto a far da battistrada, altre librerie si sono aperte al Vomero e in città, ripopolando il panorama cittadino. E a tre anni da quel 21 luglio, se continuiamo a parlarne e raccontare in giro questa storia, ci accorgiamo che l'unica libreria possibile cui pensavamo, la libreria di via Cimarosa 20, in realtà è più che altro qualcosa d'impossibile, un'anomalia, un luogo difforme, stridente in un deserto di occasioni culturali aggreganti. Soprattutto perché si tratta di una libreria alimentata dal lavoro volontario e disinteressato di soci addestrati dal libraio Alberto Della Sala e di un'associazione organizzata dalla presidente Claudia Migliore con la vice Federica Flocco. I soci sono arrivati alla cifra di duemila iscritti e ben rappresentati da un nucleo sempre attivo che si alterna in turni di presenza quotidiana e anche domenicale, occupandosi della vendita, ideando progetti, animando dibattiti e presentazioni, corsi per le età più disparate, iniziative sociali, laboratori, gruppi di lettura, laboratori, cineforum, lezioni e incontri con le scuole.

I primi a stupirsi della capacità della community di andare avanti sono i suoi stessi membri: forse, al momento dell'apertura, in pochi avrebbero scommesso sulla possibilità della libreria di restare in piedi. E a voler allineare i numeri di Iocisto, c'è da essere soddisfatti: 1095 giorni vissuti più che intensamente, con 40mila libri venduti, 2000 soci, un numero altissimo d'incontri culturali tra cui eventi unici come il Torneo Harry Potter, le iniziative de La Zattera per avvicinare i giovanissimi alla lettura, il progetto Aiutami a leggere dedicato a ragazzi migranti, quello per i dislessici, i corsi di scrittura creativa, di lettura espressiva, gli incontri con grandi firme e scrittori emergenti, gli spazi destinati agli autori e agli editori napoletani, le presentazioni di libri delle mattinate festive e tutti i pomeriggi.
Non solo un luogo in cui vendere libri, quindi, ma soprattutto uno spazio vivo, indipendente e aperto a tutti. Insomma, più che abbastanza, per festeggiare alla grande il terzo compleanno con stand di giochi e quiz letterari dedicati a lettori di ogni età, musica live, concorsi a premi, degustazioni e buffet offerti dai tanti sponsor della serata.