Inge Feltrinelli e l'amore per Napoli: quando inaugurò lo store alla stazione centrale

Inge Feltrinelli e l'amore per Napoli: quando inaugurò lo store alla stazione centrale
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 20 Settembre 2018, 09:59
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Quando Inge Feltrinelli varca la soglia della Feltrinelli Express, le si legge in volto lo stupore. Lei stessa non crede ai suoi occhi entrando nel primo megastore del progetto Grandi Stazioni. «È la libreria più bella d'Europa e credo che possa competere anche con quelle americane. È emozionante entrarci e sono contenta che Napoli sia la prima ad accogliere la prima creatura del nostro progetto. Ci ha sempre portato fortuna e credo che anche noi ne portiamo a questa città». Il tempo di mettere a posto la grande spilla di rubini con la «F», poi Inge corre a salutare i 28 addetti al personale, prodiga di complimenti e affettuosità. Le va poi incontro Miguel Sal, l'architetto argentino autore della bella struttura in vetro e acciaio.

L'effetto è travolgente, soprattutto per i residenti che in massa partecipano all'inaugurazione per una grande festa collettiva. «Sarà un presidio culturale per tutta la zona», spera David Lebro, presidente della quarta municipalità, convinto che l'apertura dello store rappresenti un tassello importante nel processo di riqualificazione territoriale. Convinzione che accomuna anche i vertici Feltrinelli accorsi in massa, come l'ad Dario Giambelli, il dg Stefano Sardo, Luigi Morra, Alessia Sgarbozza, Francesco Napolitano.
Mescolati alla folla, che già dalle quattro circonda gli ingressi sui due livelli del negozio, Peppe Lanzetta, Angelo Cannavacciuolo, Giuseppe Montesano, il direttore della biblioteca Mauro Giancaspro, il presidente dello Stabile Marino Niola, Lucia Valenzi, accolta con affetto da Inge che ha ricordato quanto il padre Maurizio «credesse nella cultura per rilanciare la città» a cui fa eco Mirella Barracco convinta che «questo straordinario e coraggioso investimento culturale porterà la speranza tra la gente». Presenti anche Giuseppe Liguori e Tullio Pironti, quest'ultimo convinto che l'apertura «sia uno stimolo per creare un consorzio di editori napoletani, e aprire una struttura simile in un altro quartiere, magari Fuorigrotta». Poco dopo le 18 arriva il sindaco Rosa Russo Iervolino. Le vengono offerte le forbici per il taglio del nastro ma lei vuol farlo con Inge per «ringraziarla di quello che ha fatto e continua a fare per i napoletani. Perché lei sì che ha fiducia in noi». L'inaugurazione è tutta al femminile: il presidente della Regione Antonio Bassolino arriva in ritardo, bloccato dal traffico.
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