I magnifici ottant'anni della Cardinale: «Grazie Napoli di questa festa»

I magnifici ottant'anni della Cardinale: «Grazie Napoli di questa festa»
di Davide Cerbone
Lunedì 16 Aprile 2018, 08:30 - Ultimo agg. 16:15
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Un sorriso lungo ottant'anni. Claudia Cardinale lo sfodera una volta ancora quando, reduce dall'ultima alzata di sipario nel vicino Augusteo, entra al Teatro San Carlo al termine della prima di «Lady Macbeth del Distretto di Mcensk» di Shostakovich, l'opera appena andata in scena nell'allestimento creato nel 2006 da Martin Kuej per il National Opera Ballet di Amsterdam. Così, mentre le luci in sala stanno per spegnersi, ad illuminare il Massimo ci pensa lei.
 
 

Sono le 22,20 quando l'incantevole Angelica del Gattopardo, che fu musa per registi del calibro di Luchino Visconti, Federico Fellini e Luigi Comencini e rivaleggiò per bellezza e fascino con Brigitte Bardot, fa il suo ingresso nel Lirico, sotto il braccio del giovane attore Nicola D'Ortona, con lei nella compagnia de «La strana coppia». Ad attenderla, all'ingresso del San Carlo, trova il sindaco Luigi de Magistris. Dopo il saluto e la foto di rito, l'attrice guadagna il palco reale: da qui assisterà agli ultimi venti minuti dell'opera. Alle 22 e 40 in punto, le ultime note dell'orchestra chiudono lo spettacolo. Tra le ovazioni del pubblico il sipario si chiude e le luci rischiarano a giorno il teatro. Il pubblico volge lo sguardo all'indietro, verso l'alto: stavolta l'applauso è tutto per lei.
 
I festeggiamenti napoletani sono figli della felice coincidenza con l'ultima replica della versione al femminile della pièce «La strana coppia», tratta dall'omonima commedia di Neil Simon riadattata in italiano da Pasquale Squitieri, il regista napoletano che per «madame Claudia» è stato l'uomo della vita. A condividere da due settimane il palco dell'Augusteo con la celebre attrice, «selvaggia» e «mai diva» - parole della stessa Cardinale - c'era Ottavia Fusco, la donna che Squitieri sposò nel 2014, qualche anno dopo la fine della relazione con la Cardinale. E Ottavia Fusco è al fianco della celebre collega anche nel Salone degli specchi, dove alle 23, riuniti per il brindisi di un compleanno speciale, ci sono i parenti e gli amici più stretti: Nicola Squitieri, giornalista esperto in comunicazione culturale e fratello di Pasquale, il nipote e la nipote del regista, Angelo Squitieri e Mariella Licenziati, ma soprattutto Claudine, la figlia trentottenne nata dalla relazione di Claudia Cardinale con Squitieri, e il primo figlio Patrick Cristaldi. Ma accanto alla famiglia non mancano le autorità cittadine: il sindaco de Magistris - che è anche presidente del Cdi del San Carlo - la console di Tunisia a Napoli Beya Ben Abdelbaki Fraoua (la Cardinale è nata, appunto, in Tunisia) e, a rappresentare il Lirico con la soprintendente Rosanna Purchia e la responsabile degli affari istituzionali e del marketing Emmanuela Spedaliere, i membri del Cdi Michele Lignola e Mariano Bruno. E ancora, gli attori Maurizio Casagrande, Lina Sastri, Ivan Castiglione, Leopoldo Mastelloni, Cinzia Cordella e Alexandre Styker, la scrittrice Wanda Marasco, i proprietari dell'Augusteo Giuseppe e Alba Caccavale, il designer Michele Gaudiomonte. Tutti intorno alla diva-non diva Claudia per soffiare sulle sue ottanta, scintillanti candeline. «È bellissimo festeggiare i miei ottant'anni al San Carlo. La mia carriera? Sono in giro da settembre, è ancora lunga», dice. Ma la profonda unione con Squitieri, scomparso poco più di un anno fa, è il motivo per cui questa festa napoletana è qualcosa in più di un caso: «Pasquale è stato il mio unico e grande amore, perciò io amo molto Napoli», risponde l'attrice, legata per 26 anni al regista nato nel popolare quartiere dei Vergini, che nel 1974 ne «I Guappi» la diresse a Napoli per la prima volta. «La cosa che più mi lega a Napoli è la musica: la migliore del mondo», aggiunge. E proprio mentre un pianoforte riempie di melodie classiche napoletane lo sfarzoso salone delle feste, la festeggiata si concede ai mille scatti dei fotografi e riceve dal sindaco un fascio di rose rosse. Subito dopo, però, corre fuori a fumare. «Grazie Napoli di questa festa».
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