Gigi D'Alessio: «Se torno in tv sarà con uno spettacolo mio»

Gigi D'Alessio: «Se torno in tv sarà con uno spettacolo mio»
di Francesca Cicatelli
Sabato 24 Giugno 2017, 09:18 - Ultimo agg. 10:20
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Si definisce un uomo di cuore che "ha avuto la fortuna di nascere a Napoli". Disponibile con tutti, non ha dimenticato le origini, mantiene ancora saldo il legame viscerale con la sua città che continua ad ispirargli canzoni, soprattutto "quando passeggia in riva al mare".  
Erano in programma solo tre canzoni e invece non si è più fermato e ha tenuto un concerto di un'ora e mezza al cospetto del suo «tappeto di cuori: il duetto più bello del mondo, tra me e voi», come ha definito il suo pubblico Gigi D' Alessio al Napoli Pizza Village.  Un pubblico che lo ha sovraffatto cantando oltre 10 brani accompagnato dall'artista al piano. Bloccato il lungomare Caracciolo: orde di fan in delirio hanno occupato le arterie principali e paralizzato il traffico per ascoltare i successi del cantante in un susseguirsi no stop di amarcord. È lui il sarracino, «bello 'e faccia, bello e' core, malandrino e tentatore» cantato da Carosone e anche dallo stesso D'Alessio che ha voluto omaggiare il maestro della musica napoletana. L'amore, le suggestioni nostalgiche e i sentimenti quello che tutti si aspettavano da lui. E non ha deluso. «Se potessi mi porterei il pianoforte anche a letto», ha annuciato dal palco parlando del suo amore smodato per la musica. Amore che condivide con altri artisti anche emergenti come Maldestro, talmente affezionato da averlo aspettato sull'uscio del camerino solo per un abbraccio. 
 

Si è risolta con una prescrizione la vicenda del furto ai fotografi: hai dichiarato che furono loro a consegnarti le macchie fotografiche spontaneamente ma allora perché la denuncia?
"Non sono un magistrato. Dopo dieci anni si sono resi conto che non sono un rapinatore. Sono stata vittima di uno sciacallaggio mediatico. Fanno sempre piacere le notizie negative e i media e il pubblico ti condannano subito senza aspettare mentre io ho dvuto aspettare un po' tanto ma giustizia è fatta".

Con il singolo "Benvenuto amore" hai seguito il trend della musica pop-dance.E' ormai una necessità. Cosa rispondi a chi ti chiede di tornare il primo Gigi D'Alessio?
"Benvenuto amore è un pezzo pop e per me la musica è una sola non ha vesti e connotazioni. Se togliamo l'arrangiamento è sempre una melodia. In questo nuovo pezzo c'è stata la voglia di usare suoni che tutto sommato sono anche retrò. Mi definisco un cantautore italiano con la fortuna di essere nato a Napoli "
 
Cos'è successo al d'Alessio di Non dirgli mai? Tornerai mai a quelle melodie?
"Non dirgli mai l'ho già fatta. Nel nuovo album (intitolato 24 febbraio 1967, ndr) ci sono brani melodici e anche un brano in lingua napoletana. Chi scrive tante canzoni rischia di ripetersi. Ho un repertorio vasto al punto che ho anche difficoltà a tirar giù una scaletta, a scegliere le canzoni per un concerto. E' questa la ricchezza di un artista".

Vivi a Roma, riesci ancora a trarre ispirazione da Napoli?
"Si assolutamente. Nell'album precedente Malaterra è nato tutto dal mare di Mergellina, un album tutto in dialetto o meglio in lingua napoletana. L'ispirazione arriva non devi cercarla. E arriva perché vuoi comunicare qualcosa. Non puoi sederti a tavolino e scrivere una canzone. La musica ti viene a chiamare se sei musicista. Ma le canzoni si possono anche assemblare, io invece ho la fortuna di scriverle"

Cosa rispondi a chi considera Rosario Miraggio il nuovo Gigi D'Alessio?
"Nessuno è nuovo di qualcuno, perché quando diamo del nuovo a qualcuno gli stiamo dando del vecchio. La musica è un mare di opportunità per tutti. Ognuno di noi ha tratto ispirazione da qualcuno. Ognuno di noi ha avuto un idolo. Io sono cresciuto con i cantautori italiani, ascoltando le canzoni classiche napoletane  poi andavo al conservatorio e studiavo Bach e Mozart. Siamo tutti figli dei grandi, dei Puccini della musica"

Come guardi ai cantanti che nascono dal web?
"E' cambiato il modo di nascere degli artisti. Oggi è più facile. Il mio primo passaggio in Rai l'ho fatto ad Uno Mattina, cantando alle 6 del mattino mezza canzone e una sfumata, dormendo in auto. Oggi la pericolosità è una sola: tutto si consuma in fretta. Faccio fatica a immaginare chi ci sarà tra 20 anni, me compreso mentre gli artisti di un decennio prima del mio, Baglioni, De Gregori, Zero, Dalla, hanno 50 anni di carriera. Web e  social stanno consumando tutto. Sono negativi. Niente più durerà nel tempo. Ci sarà un ricambio ogni sei mesi. Questo è il vero peccato perché un artista in un anno non ha neppure il tempo di capire quello che sta facendo"

C'è qualcosa di cui ti penti?
"No la vita è un'esperienza, va vissuta. dalle cose negative occorre trarre quelle positive. Ogni persona è una monetina che metti in questo salvadanaio, ogni persona che incontri ti dà qualcosa e può prendere qualcosa. Certo ognuno vorrebbe avere un'altra chance".

Sei credente? Paura della morte?
"Non non ne ho paura perché credo"

Con Anna Tatangelo avete un rapporto pluriennale qual è il segreto per farlo durare e andare bene?
"Non credo che in amore ci siano segreti: basta vivere il quotidiano, essere se stessi e la vita è fatta di cose belle e problematiche, l'importante è che le cose belle e quelle problematiche si affrontino insieme"

Alcuni giornali addirittura vieni indicato come il compagno di Anna Tatangelo anziché come artista, come la interpreti questa definizione ? La Tatangelo ti ha superato in mediaticità? Che effetto ti fa?
"Non ci penso proprio. Se cominciamo a leggere i quotidiani non ne usciamo più, purtroppo ne sono anche troppi. Più che quotidiani, ci sono siti e blog che hanno confuso tutto. Oggi quando esce una notizia è iperconsumata"

Stai scrivendo la colonna sonora del film “Un figlio a tutti i costi” di Fabio Gravina e farai te stesso nel film dei Jackal. Ci riveli qualche dettaglio ?
"Non mi sono ancora rivisto, per i The Jackal mi sono prestato ad un piccolo cameo. Non sto lavorando alla colonna sonora del film "Un figlio a tutti i costi" è ancora in fase di lavorazione e appena vedrò le immagini spero di riuscire a comporre la musica"

Hai condotto Made in Sud. E' giusta la poliedricità dei cantanti prestati al varietà?
"A Made in Sud sono arrivato con un progetto che era quello del varietà nelle intenzioni della Rai ma poi ho dovuto fare molti passi indietro per non snaturare un programma incentrato sui comici che fanno prove snervanti per tre minuti sul palco, ho preferito fare un passo indietro e lasciare spazio agli altri perché l'intruso ero io. Sono stato chiamato dalla Rai perché dovevo fare il conduttore ma io non sono un conduttore. Non ho tolto lavoro a nessuno a chi non c'era (Gigi e Ross, ndr) anzi sono stato chiamato proprio perché qualcuno è andato via".

Sarai in un nuovo varietà su Rai Uno ?
"No una notizia falsa. Non c'è nulla al momento. Se torno in tv torno in uno spettacolo mio"

Quindi non vuoi fare il conduttore?
"No non sono un conduttore, posso fare programmi di musica con altri miei colleghi perché la musica è un incontro. Ma va fatto in modo sereno. Non sono Carlo Conti e sarebbe difficile esserlo per me"
 

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