I disegni inediti del Fortino di Calastro demolito nel Novecento per i Molini Marzoli

Foto disegno mai pubblicato
Foto disegno mai pubblicato
di Francesca Mari
Mercoledì 18 Aprile 2018, 12:16
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TORRE DEL GRECO - Documentazione e archivistica antica: trovati i disegni originali del ‘700 del Fortino di Calastro. Una scoperta che stuzzicherà molti studiosi di monumenti antichi e scomparsi sul territorio corallino quella dello studioso- archivista Ernesto Pinto che dopo diversi anni e a seguito di una ricerca certosina ha trovato gli ultimi 5 disegni inediti per la realizzazione del Fortino di Calastro che fino agli inizi del ‘900 resisteva nell’area degli ex Molini Marzoli, ma poi fu abbattuto per costruire nuovi edifici.

I disegni erano conservati nel Museo di San Martino a Napoli e non erano stati mai scoperti, infatti solo tre erano stati già editi. «La mia ricerca è partita da questo appassionato interesse per i monumenti di Torre del Greco – ha raccontato l’archivista Pinto – soprattutto quelli scomparsi e dimenticati. Dopo lunghe ricerche mi sono accorto che i restanti disegni per la progettazione della struttura militare, fatta costruire nel 1703 dal vicerè Marchese di Vigliena, per potenziare la costa dagli attacchi militari non si trovavano perché erano custoditi con nomi diversi che sviavano la ricerca.

Ora saranno oggetto di una pubblicazione, in primis sulla rivista online culturale Vesuvioweb.it e poi li metteremo a servizio di studenti, studiosi, e di chiunque sia interessato». Dai disegni originali è stata realizzata da Francesco Cozzolino una ricostruzione del Fortino in 3D che sarà mostrata durante le iniziative di presentazione.
Il Fortino di Calastro, in area portuale, era una delle strutture militari che in epoca vicereale furono fatte costruire sulla costa che andava da Napoli a Castellammare, per difendere naturalmente gli attacchi dei nemici provenienti dal mare. Ora del Fortino non c’è più traccia.

Questa la testimonianza sulla sua distruzione di Errico De Gaetano: «Il Fortino torrese, di tre piani compreso il terraneo, una volta presidiato dai militari del Real corpo di artiglieria borbonica, abbandonato era diventato cadente e il Comune, dovendo sfruttare per lavori del Porto la lava su cui era stato costruito, aveva deciso di acquistarlo dal demanio e, liberata nel 1873 la somma di 6411 lire dovette promuovere l'emissione del decreto di esproprio. Il Fortino, divenuto di proprietà comunale, fece una fine ingloriosa. Adibito, fra l'altro, a lazzaretto e ridotto a bettola dai marinai, calafati, carpentieri e segatori nonchè a canile municipale fu demolito in seguito alla concessione in enfituesi sua e della lava del 23 novembre 1907 a Feola Jandeau, per la costruzione di molini , e a Bongleux per la costruzione del Cementificio Portland dell'Adriatico arrivati nel 1911». 
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