Con “L'Eco del Tuono” il regista Cocchi porta la sua Napoli a Cannes

Con “L'Eco del Tuono” il regista Cocchi porta la sua Napoli a Cannes
di Emanuela Sorrentino
Martedì 23 Maggio 2017, 10:25
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Con “L’Eco del tuono”, lo short movie di 16 minuti il regista Marcello Cocchi porta la sua città, Napoli, al Festival di Cannes. Giovedì 25 maggio la proiezione di “The Echo of Thunder" nella categoria fuori concorso Court Métrage Short Film Corner 2017. Una vetrina internazionale importante che inserisce Cocchi tra gli autori emergenti più rappresentativi del panorama italiano. In questo lavoro, della durata di 16 minuti, viene raccontato il viaggio interiore – dai contorni onirici e confusi – di un uomo e la contrapposizione tra ricordo e dolore. Due ragazzi: giovani, belli, essenziali. Un ricordo. Una spiaggia. Un amore che non conosce confini. Un tuono improvviso. Sullo sfondo, una Napoli che racconta con elegante bellezza una storia che potrebbe essere la storia di chiunque.

Patrocinato dal comune di Napoli, assessorato ai Giovani ed assessorato alla Cultura in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, la pellicolaè ambientata in un contesto urbano, volutamente partenopeo, poetico e ricercato. 

«Mi piace immaginare l’amore come dolore in stato liquido, una linfa vitale di colore rosso sangue che provenendo dal cuore si irradia muovendosi in ogni luogo e in ogni dove del nostro cuore e della nostra mente”, spiega Cocchi. “Per vivere l’estasi dell’amore occorre vivere appieno quella consapevolezza che innanzi al dolore non si arrende, per vivere il suo paradiso devi vivere il suo inferno – prosegue –. Con il pretesto di parlare di me, ho voluto rispolverare nelle coscienze dello spettatore quelle vibrazioni autentiche che ciascuno di noi, arreso all’impotenza dell’amore o all’ineluttabilità della vita, tende a dimenticare».

Dopo il successo di No Evil, spot sociale contro racket, usura e condotte omertose, patrocinato dall’assessorato ai Giovani e dall'assessorato alla cultura del Comune di Napoli e presentato al Pan lo scorso marzo, il regista torna a riflettere così su uno dei grandi temi del vissuto dell’uomo, l'amore. 
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