Via al Comicon Napoli: «Anche in Italia il fumetto rinasce sul web»

Via al Comicon Napoli: «Anche in Italia il fumetto rinasce sul web»
di Diego Del Pozzo
Venerdì 28 Aprile 2017, 09:39 - Ultimo agg. 10:51
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L’edizione 2017 di Napoli Comicon, il salone internazionale del fumetto e dell’intrattenimento audiovisivo in programma a Napoli da oggi al primo maggio alla Mostra d’Oltremare, si apre nel segno della Sergio Bonelli Editore. Nel prestigioso ruolo di magister ricoperto in passato da big della nona arte come Manara e Silver, infatti, c’è uno tra gli sceneggiatori di punta del colosso editoriale milanese, quel Roberto Recchioni creatore di «Orfani» e curatore delle testate dedicate a Dylan Dog. Inoltre, il primo evento della kermesse partenopea – alle 16 nella Sala Fumetto 2.0 – è dedicato alla presentazione in anteprima dell’attesissima prima serie regolare mensile bonelliana interamente ambientata in Italia, «Mercurio Loi», creata e scritta da uno sceneggiatore molto amato dagli appassionati come Alessandro Bilotta assieme al disegnatore Matteo Mosca.

Recchioni, nella sua veste di magister, ha contribuito a elaborare il programma culturale del Comicon 2017, dedicato al rapporto tra fumetto e web. «Anche in Italia internet», spiega lo sceneggiatore romano, «rappresenta il presente e non il futuro del fumetto, soprattutto di quello indipendente. Sempre più autori, infatti, riescono a farsi notare con le opere che pubblicano sui loro blog per poi approdare a volumi cartacei, spesso di enorme successo come nel caso di Zerocalcare. Al rapporto tra fumetto e web abbiamo dedicato una grande mostra, che ne ripercorre l’evoluzione storica attraverso le tavole dei principali autori italiani e internazionali». Recchioni viene omaggiato con la personale «Un asso nella rete», mentre le altre mostre visitabili in questi giorni nei padiglioni della Mostra (ma c’è anche «’77 – Anno cannibale» al Pan) zoomano sui venticinque anni della casa editrice americana Image Comics, sul commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni che s’appresta a diventare una serie a fumetti sempre per la Bonelli (con tanto di ricostruzione scenografica dello studio del personaggio) e sul popolare indagatore dell’incubo grazie all’interattività della «Dylan Dog Experience 2.0», concepita per far immergere i fans tra le avventure dello storico personaggio horror creato nel 1986 da Tiziano Sclavi.

L’evento più atteso della giornata inaugurale del Comicon è la presentazione della nuova serie bonelliana «Mercurio Loi», ambientata nella Roma del 1825-1826 governata dal Papa con la severità di un monarca, con protagonista un professore di storia stravagante ed estroso, gentiluomo brillante e ironico, un po’ dandy e un po’ flâneur ante litteram, coinvolto mese dopo mese in vicende misteriose, macchinazioni diaboliche, società segrete e leggende che risalgono alla notte dei tempi. «Volevo collocare “Mercurio Loi” in un periodo storico non contemporaneo, ma che fosse misterioso e suggestivo», racconta il creatore della serie Alessandro Bilotta, «e, senza andare troppo indietro nei secoli, la Roma dei primi decenni dell’Ottocento m’è sembrata perfetta, col papa re quasi tiranno, ossessionato dai cospiratori, sempre pronto ad autorizzare tagli di teste, anche per crimini banali, come la prostituzione. A quei tempi, l’ordine era mantenuto attraverso il coprifuoco, segnalato con un colpo di cannone da Castel Sant’Angelo. Ma questo clima oscuro e un po’ inquietante si scontrava col carattere tipico dei romani, di sufficienza e assoluta diffidenza nei confronti di qualsiasi dittatore».

Al Comicon, la Bonelli presenta un volume cartonato a colori di grande formato (128 pagine, 25 euro) con la ristampa della prima avventura di Mercurio Loi, già pubblicata due anni fa in bianco e nero all’interno della serie antologica «Le storie». Dal 23 maggio, invece, sarà nelle edicole italiane il primo numero della serie regolare, intitolato «Roma dei pazzi». Tutte le copertine saranno di Manuele Fior, autore di fama internazionale per la prima volta al lavoro per Bonelli. Mercurio per Bilotta «è un personaggio piuttosto inusuale per gli standard bonelliani, a partire dall’aspetto fisico, tutt’altro che perfetto. L’ho costruito, infatti, proprio a partire dai suoi difetti fisici, dandogli un’aria furba e sinistramente ambigua, manifestazione della sua indole. Per lui, professore di storia all’università, conta molto tutto ciò che è sfida di intelligenza e cultura, da affrontare però sempre con un’ironia molto marcata, che spesso sa trasformare in arma per ottenere ciò che vuole. Accanto a lui agisce Ottone, un suo allievo in odore di carboneria, molto più che una semplice spalla, quanto piuttosto l’altra faccia di un’unica medaglia».

A proposito delle atmosfere della serie, Bilotta parla di «grande realismo storico, ma tanta avventura, anche un po’ sopra le righe, con un pizzico di surreale e metaforico e qualche riflessione filosofica. La mia idea di partenza – conclude lo sceneggiatore – era addirittura quella di creare una serie quasi supereroica, con cattivi molto cattivi, misteri, cospirazioni, personaggi mascherati, sette segrete».

Presente all’appello di «Comicon» anche Leo Ortolani, l’autore di «Rat-Man», che incontrerà il pubblico nel pomeriggio, in programma anche l’anteprima del primo episodio della nuova serie TimVision «The magician», un dibattito sul sesso a fumetti all’epoca di internet e tanta musica dal vivo con The Asterplace, i Mostri lanciati da Vega, Playtoy Orchestra e The Noiserz.

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