Gli auguri di Natale del questore De Iesu ai ragazzi del rione Sanità

il questore De Iesu con i ragazzi della Sanità
il questore De Iesu con i ragazzi della Sanità
di Diego Scarpitti
Sabato 22 Dicembre 2018, 13:25
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Resistenza civile e impegno sportivo. La risposta efficace e concreta alla violenza delle babygang passa attraverso una palestra di boxe per i minori a rischio del Rione Sanità. Modello da esportare ed esempio riproducibile, sostenuto dalle Fiamme Oro, dalla Questura di Napoli e dalla Federazione Pugilistica Italiana. Dal ring semi di speranza per combattere la devianza giovanile e assicurare un orizzonte di legalità. Un gancio al bullismo, un montante alla criminalità. «Un San Gennaro con la testa alzata, che non si piega e che non vuole perdere mai la dignità». Gesti significativi dal profondo valore. Don Antonio Loffredo, parroco della Basilica di Santa Maria della Sanità, nota anche come la Chiesa di San Vincenzo o’monacone, impegnato da anni nel rilancio del quartiere, dona una statuina inedita del Santo Patrono e il libro «La cantata dei pastori del Rione Sanità - Razzullo e Peppeniello, veri lumi contro l'ombre» (edizioni San Gennaro), al questore Antonio De Iesu, intervenuto per gli auguri di Natale. La luce che rischiara le tenebre, la perenne lotta tra il bene e il male, la sconfitta dei diavoli e il sole di giustizia pronto a sorgere.

«Impegnatevi nello studio e nella vita. Speriamo nascono campioncini. La forza vi fa raggiungere i risultati. Non ci considerate sbirri in maniera negativa. Rispettate chi indossa l’uniforme. Vi potete appoggiare a noi e chiedere aiuto. Abbiate il coraggio di rifiutare i comportamenti aggressivi». Così il questore De Iesu si è rivolto ai quaranta ragazzi che per tre volte la settimana praticano pugilato all’interno della sacrestia seicentesca, adattata a scuola di vita e di sport. «L’arte nobile del pugilato vi rende più forti e padroni di voi stessi, non per sopraffare gli altri ma per rispettare regole e avversario: è il modo giusto per una crescita sana e disciplinata». Aggregazione contro la dispersione e «iniziativa di sostanza per aumentare il tasso di rigenerazione sociale». In atto una bella sinergia, pronta a produrre i suoi frutti, in campo un’alleanza voluta dagli uomini in divisa e i campioni che indossano la tuta cremisi, al servizio della comunità locale, un’azione di accompagnamento e di reale vicinanza. «Siamo orgogliosi del nostro impegno. Non solo attività preventiva e repressiva ma prodromi per la rinascita. Cuore e passione per il bene comune». De Iesu consegna a don Antonio il gagliardetto del gruppo sportivo della Polizia di Stato, a suggellare un’intesa duratura.
 
 

«Siamo onorati nella nostra amata città di poter supportare questo splendido progetto di altissimo valore sociale. Il presidente Francesco Montini insieme a Flavio D’Ambrosi, direttore dell’ufficio di coordinamento dei gruppi sportivi Fiamme Oro e vicepresidente FPI nazionale, ed il Questore di Napoli Antonio De Iesu sono sensibilissimi all’iniziativa e vicini ai ragazzi», spiega Luca Piscopo, direttore tecnico delle FF.OO. – settore nuoto di fondo. «Bravissimi davvero i tecnici delle Fiamme Oro Vincenzo  Picardi e Donato Cosenza, che stanno facendo un lavoro encomiabile con la Federazione Pugilistica». Pedagogia sportiva vincente. «Il progetto è considerato positivamente dalle istituzioni, FPI e CONI. Chi dà voce al progetto deve quanto prima dare dei risultati e dimostrare una discreta affluenza. Sono certo che se si riescono a trovare spazi idonei, la Sanità risponderà alla grande. Mi auguro che l’iniziativa  non sia una meteora: nello sport ci vuole pazienza, perseveranza e un pò di fortuna», in fiduciosa attesa Alfredo Raininger, presidente FPI Campania. Al dinamismo della III Municipalità (Stella - San Carlo all’Arena), presieduta da Ivo Poggiani, l’impegno massimo di Vincenzo Picardi, bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 e cinque titoli italiani in bacheca, e del due volte campione assoluto Donato Cosenza (nelle foto di Emanuele Esposito e Carlo Di Santo).

«Sono contento per questi ragazzi che hanno tanta voglia di affermarsi: trasmettiamo loro un obiettivo e il rispetto delle regole. I progetti belli ed importanti di tale portata dovrebbero essere diffusi nei luoghi dove persiste maggiore disagio», afferma Picardi, figlio d’arte, classe 1983. «Sono motivato e ogni giorno mi rivedo in ogni ragazzo del Rione Sanità: le difficoltà sono soltanto dei limiti superabili. Questa è la scintilla che mi fa credere in quello che faccio in direzione di Tokyo 2020». Presenti il vice questore Nicola Donadio, Ludovica Carpino, il primo dirigente del commissariato San Carlo Claudio Cappellieri, il plurititolato Davide Natullo. I ragazzi della Sanità hanno omaggiato il questore con un paio di guantoni. Neapolitan uppercut sempre a bersaglio.
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