Atmosfera di Natale in penisola sorrentina: ecco il presepe vivente di San Salvatore

Presepe vivente San Salvatore
Presepe vivente San Salvatore
di Ilenia De Rosa
Sabato 30 Dicembre 2017, 11:12 - Ultimo agg. 22 Marzo, 16:38
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VICO EQUENSE - Quarantasei scene e 250 persone coinvolte tra figuranti, scultori, scenografi, tecnici, organizzatori. E' il presepe vivente di San Salvatore, in penisola sorrentina. Nel borgo collinare di Vico Equense dopo otto anni di assenza è tornato un evento dal grande valore simbolico, religioso, sociale. Momenti della vita al tempo della nascita di Gesù sono stati messi in scena il 29 e 30 dicembre e verranno riproposti nei giorni 1, 5, 6, 7 gennaio, dalle ore 18. Per facilitare l'accesso all'evento, organizzato dall'associazione Borgo San Salvatore, con il contributo della Camera di Commercio di Napoli e il patrocinio di Regione Campania e Comune di Vico Equense, è stato attivato un servizio navetta dal centro della città.
 

Allestito per le viuzze, nei vicoli, nei cortili e nei portoni il presepe crea un'atmosfera che avvolge completamente il visitatore. Il percorso è, infatti, ben lontano dai bagliori delle decorazioni natalizie e illuminato solamente dalla tenue luce delle fiaccole.«Chi viene può respirare l'aria e lo spirito natalizio di una comunità lontana da tanti frastuoni» spiega Mario Parlato, presidente dell'associazione Borgo San Salvatore.

Arti e mestieri sono proposti con le tecniche di lavorazione e gli strumenti del tempo e alcuni dei figuranti sono persone che ancora conservano quei saperi: il fabbro batte il martello sulla suonante incudine, il mulinaro trasforma i chicchi di grano in farina facendo girare la mola, le donne impastano il pane, i mercanti vendono il pesce e la frutta e così l'arrotino, il calzolaio, le lavandaie, il falegname. «Ho realizzato molte strutture con le mie mani - racconta l'ottantenne Salvatore Ferraro - e l'ho fatto perchè spinto da un sentimento religioso. Si festeggia la nascita di Gesù».
«A conclusione del cammino - aggiunge Salvatore Cuomo, direttore artistico - vi è la grotta, allestita nel rispetto degli eventi evangelici e della tradizione con i costumi che richiamano ai colori del presepe napoletano del settecento».
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