Vigilante ucciso a Napoli, i baby killer volevano rivendere la pistola per 500 euro

Vigilante ucciso a Napoli, i baby killer volevano rivendere la pistola per 500 euro
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 17 Marzo 2018, 12:12 - Ultimo agg. 12:33
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I tre ragazzini malviventi che hanno ucciso la guardia giurata Francesco Della Corte a colpi di travi di legno nella metro a Piscinola volevano impadronirsi della sua pistola di ordinanza. Per rivenderla a 500 euro. E' quanto emerge dalla conferenza stampa tenutasi in questura.
 


A renderlo noto il dirigente del commissariato di Scampia, Bruno Mandato. Della Corte, a causa delle profonde ferite, è morto qualche giorno fa nell'ospedale Cardarelli. Uno dei tre ragazzi, tutti del posto, due 16enni e un 17enne, aveva fumato qualche spinello prima di entrare in azione. Fondamentale, per l'individuazione dei responsabili, è stato l'acume investigativo di poliziotti, abituati a indagare negli ambienti della criminalità organizzata: dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, non particolarmente nitide, è stata isolata la singolare andatura di uno dei tre ragazzi, riguardante la movenza del braccio sinistro.
Poi con l'agente di quartiere è stato possibile rintracciare il soggetto e, quindi, anche i suoi complici.


«Un branco di lupi che hanno atteso l'agnello». Così il questore di Napoli, Antonio De Iesu, nel corso dell'incontro con i giornalisti convocato dopo il provvedimento di fermo eseguito dalla Polizia ed emesso dalla Procura per i Minorenni di Napoli, ha definito i due 16enni e il 17enne accusati di avere ucciso il vigilante. «Un evento crudele, abietto, drammatico, ai danni di una persona onesta, un lavoratore, un padre di famiglia - ha detto ancora il questore di Napoli - da parte di tre ragazzi provenienti da un quartiere a rischio».

«Le guardie giurate fanno un lavoro delicato e oscuro, sono parte di un sistema di sicurezza, sicurezza sussidiaria. Riaccenderemo i fari sul progetto 'Mille occhi sulla città' per costituire una sinergia» ha annunciato il questore. «Sono un preziosa fonte - ha detto ancora il questore di Napoli - e sono certo che troverò la loro disponibilità, anche affinché si sentano parte di un sistema di sicurezza. Questo è un impegno che prenderemo, per consolidare il sistema di sicurezza del nostro territorio», ha concluso De Iesu.
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