«Abbiamo chiesto alla Procura - prosegue Borrelli - che si verifichino le condotte poste in essere dalla società affidataria dell'impianto, la Giano s.r.l., le cause dei ritardi e se sia stato attivato il relativo canone annuo di riscossione.
Chiediamo altresì di verificare se si siano configurati i presupposti per la revoca dell'affidamento circostanza che, se confermata, si tradurrebbe in un danno senza precedenti per i napoletani e per la Regione del quale chiederemo conto. Il tempo è scaduto. Superati i limiti di tutte le proroghe concesse, è ora di restituire l'impianto ai cittadini senza ulteriori perdite di tempo».
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