«A fronte delle evidenti contraddizioni contenute nel passo citato, che introduce una distinzione preoccupante tra "accesso" e "iscrizione", infatti, l'orientamento ad escludere i bambini e le bambine dalla frequenza o dall'accesso prima che i genitori regolarizzino la propria posizione presso l'Asl ci vede contrari, come siamo contrari all'idea che le scuole - che presidiano all'inclusione sociale ed educativa dei cittadini - debbano diventare il luogo del controllo e della sanzione con tutte le conseguenze anche di tipo amministrativo e procedurale», dice l'assessore Annamaria Palmieri. «In ogni caso stiamo lavorando intensamente ad una interlocuzione anche con le altre Istituzioni pubbliche coinvolte per favorire la massima chiarezza e porre fine al momento di disorientamento vissuto dalle famiglie.
Una procedura concordata con gli altri attori coinvolti, come richiesto anche dal presidente dell'Anci Antonio Decaro, ci può consentire di non porre ostacoli alle frequenza scolastica, rispettare la privacy e semplificare le procedure in una fase transitoria in cui pur nell'osservanza della legge non si può prescindere dall'affrontare insieme alle famiglie la questione della copertura vaccinale e della riduzione del rischio, collaborando con esse e senza rigidità», conclude l'assessore.