«Questa scelta - ha spiegato il rettore Gaetano Manfredi - nasce dalla volontà di testimoniare il ruolo del nostro Ateneo che è sì nella città di Napoli, ma è l'Ateneo della grande area metropolitana. Il nostro progetto - ha aggiunto - è essere promotori di cambiamento sociale ed economico. La nostra funzione - ha sottolineato il Rettore - non deve essere svolta solo nelle aule, ma tra la gente per creare sviluppo, cultura perché questo è il modo per costruire il futuro attraverso la conoscenza. Il nostro contributo - ha concluso - è fornire saperi, cultura di cui i cittadini possano cibarsi conservando la tradizione di un'Istituzione che ha 800 anni di storia».
Tra i luoghi che accoglieranno gli eventi di F2 Cultura, - come sottolineato dal pro rettore Arturo De vivo - anche i più importanti siti archeologici presenti sul territorio campano. «L'obiettivo di F2 Cultura - ha spiegato - è far uscire dalla aule il lavoro di ricerca, di volgarizzare inteso in senso nobile che i nostri giovani svolgono all'interno delle nostre strutture».
Il programma culturale federiciano di quest'anno - come evidenziato nel corso della presentazione - si muove in un equilibrio tra rubriche sperimentate e forti innovazioni che vedono soprattutto una ricchissima offerta cinematografica e per la prima volta un'offerta teatrale che porterà le messe in scena all'interno dell'Ateneo. Tre gli spettacoli in programma di grandi nomi della scena teatrale quali Mariano Rigillo, Enzo Moscato e Renato Carpentieri. Spazio anche alla letteratura, alla poesia con la lettura di Ovidio. «abbiamo scommesso su Ovidio - conclude De Vivo - a duemila anni dalla sua morte perchè siamo convinti che la lettura dei suoi testi, la ricezione di Ovidio rappresenti una ricchezza che va condivisa».