Zinno, primo sindaco gay sposo
«Confuso e felice»
Cirinnà: «Festa d'amore»

Zinno, primo sindaco gay sposo «Confuso e felice» Cirinnà: «Festa d'amore»
di Maurizio Capozzo
Sabato 24 Settembre 2016, 16:20 - Ultimo agg. 25 Settembre, 11:49
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«Siamo felici e confusi», dicono gli sposi al loro arrivo al Castel dell'Ovo per le foto di rito. Tra decine di coppie che hanno scelto la stessa location, si fanno notare Giorgio e Michele, entrambi in smoking. Giorgio Zinno è anche un personaggio pubblico: è il primo cittadino di San Giorgio a Cremano, ed è il primo sindaco gay protagonista di un'unione civile.  Il sorriso tradisce l'emozione nel tenero abbraccio, seguito da un bacio sulla terrazza, come mostrano gli scatti esclusivi realizzati da Alessandro Garofalo, di Newfotosud.
 

 

Sorrisi, e lacrime. L'architetto Michele Ferrante si commuove. «Speriamo», affermano gli sposi, «che la nostra unione serva ad aiutare anche tutte quelle altre coppie omosessuali che si amano da anni e che fino a oggi non riuscivano a dare seguito alla loro unione per un vuoto di legge o per un pregiudizio». Dopo un'ora, accompagnati dagli sguardi incuriositi dei turisti, la coppia si sposa per un brindisi al Gambrinus, sempre a Napoli. Ad attenderli, al caffè, con una "anteprima" della torta nuziale, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, amico di vecchia data coppia che riparte subito dopo per San Giorgio a Cremano, per pronunciare il faditico sì nel parco di Villa Vannucci. Alle 17 in punto.

Già intorno alle 16 è cresciuta l'attesa nel parco di Villa Vannucchi per l'arrivo della coppia del giorno. Oltre un migliaio di persone assiepate nel giardino della storica dimora per assistere alla celebrazione. Ad attendere i due la senatrice Monica Cirinnà che celebra il rito civile. Folla di fotografi e cineoperatori per l'evento che ha assunto un risalto mediatico internazionale.
 

Puntuale secondo programma, alle 17 la coppia ha fatto ingresso nel parco di Villa Vannucchi. Fotografie baci da parte di cittadini ed amici poi Giorgio e Michele si sono diretti sul palco allestito nell'arena dove c'era ad attenderli la senatrice Cirinnà per la celebrazione dell'Unione. Alle 17.19 avviene l'unione civile. «Una festa d'amore - ha detto la Cirinnà -. Prima unione civile: ho scelto loro per Valenza simbolica. Nasce una nuova famiglia come quelle che già esistono, come la mia, che sono etero e sposata con pari dignità e libertà. Diversità è valore e ricchezza coppia con valore in più perché hanno vissuto la diversità con dignità . Loro sono legge Cirinna, sono la libertà di vivere il loro amore. C'è laicità oggi, siamo stato di diritto Giorgio e Michele partono per il giro del mondo, in valigia per il viaggio della vita devono mettere umiltà ascolto per i giorni di freddo intesa compromesso comprensione passione e condivisione. Augurio di una vita col sole».

La cerimonia si è poi spostata nel Museo Ferroviario di Pietrarsa. Gli invitati sono arrivati al museo passando attraverso IVG di controlli predisposti dalla vigilanza privata punto alla festa sono ammessi 415 invitati e 70 giornalisti punto si comincerà con un aperitivo nella piazza esterna al padiglione delle locomotive punto drappi bianchi e festoni arcobaleno per salutare la coppia sullo sfondo del Golfo di Napoli.
 
 

Il sole è calato da un pezzo quando gli sposi riuniscono gli invitati nell'arena del museo per la foto di gruppo. Poi, tutti nel salone delle locomotive, per la cena rigorosamente a porte chiuse. Dopo l'aperitivo a base di mozzarella di bufala salumi e formaggi campani con tanto di parmigiana di melanzane e vini nostrani è stata la volta dei primi: risotto con agrumi di Sorrento in cialda di parmigiano, mezzo pacchero con ragù di coccio e pescatrice. Trancio di Ombrina e tortino di patate per secondo ed infine carpaccio di ananas e torta con gran buffet di frutta. Naturalmente vini della Campania e prodotti rigorosamente mediterranei.
La festa è poi andata avanti fino a tarda notte con musica dal vivo balli e lo spettacolo pirotecnico finale prima del congedo e delle bomboniere di ceramica vietrese.

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