Una fiaccolata per salvare dal degrado il centro antico di Napoli

Napoli - Deturpato il campanile romanico della Pietrasanta
Napoli - Deturpato il campanile romanico della Pietrasanta
di Eduardo Improta
Giovedì 14 Dicembre 2017, 15:37 - Ultimo agg. 15:49
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Tra poche ore partirà nel cuore del centro antico di Napoli, patrimonio dell’Unesco dal 1995 una fiaccolata contro l’escalation di sfregi ai monumenti e ai palazzi storici dei decumani.

La fiaccolata si muoverà da Piazza Miraglia davanti alla chiesa medievale di San Pietro a Majella alle ore 17,30 per poi proseguire verso il martoriato campanile romanico della Pietrasanta, percorrerà Via Nilo per raggiungere Spaccanapoli per terminare poi a Piazza San Domenico Maggiore, dove maggiormente si stanno concentrando le attenzioni dei vandali e dei graffitari selvaggi.
 

 

Oltre ai promotori, il "Comitato di Portosalvo" e l'Associazione "I Sedili di Napoli", hanno annunciato la loro adesione le associazioni e comitati civici: "Locus Iste", "Il Vaporetto.com", "Identità Insorgenti", "Vanto", "Atlantide Ritrovata", "Incontri Napoletani", "Telefono Blu Napoli", "Fabbrica dell'Immaginario", "Progetto Napoli", "Musica Libera", "Mastro Masiello Mandolino", "La Bottega del Mandolino", "Chiaia per Napoli", "Associazi0oneMario Brancaccio", "Comitato Posillipo", "Associazione Ernesto Rossi", "Gruppo Storico Oplontino", "AsMed", "Aren - Associazione Restauratori Napoletani", Associazione di Protezione Civile "Base Condor", Corpo di Napoli,  nonché: il Presidente della IV Municipalità , Giampiero Perrella, il Presidente della II Municipalità  Francesco Chirico con i consiglieri della II Municipalità  Ciro Gentile e Pino De Stasio, e Umberto De Gregorio, Presidente dell’azienda regionale dei trasporti EAV, che conduce da tempo una battaglia contro gli imbrattatori delle stazioni e dei treni.

«Il Centro Antico di Napoli mostra oggi il suo volto deturpato da scritte, – dicono i comitati in una nota - graffiti e scarabocchi incomprensibili e multicolori su ognuno dei tantissimi antichi palazzi nobiliari, delle tantissime memorie di pietra che raccontano di una Neapolis greco-romana nobilissima, delle innumerevoli quanto meravigliose cappelle e chiese monumentali che fanno del Centro Antico più grande del Mondo, un invidiato “museo all’aperto” e che attrae persone da tutto il Pianeta e che affascina, suggestiona ed emoziona sempre tutti, nonostante le tante ferite inferte da mani, a nostro parere, più che consapevoli di quello che fanno. Se in questi ultimi anni, grazie ad una serie di contingenze favorevoli, Napoli ed in modo particolare il suo cuore antico, è diventata una meta preferenziale per milioni di persone, non possiamo che essere allarmati se di pari passo ad un incremento turistico che significa aumento del PIL comunale ma anche regionale, avanza l’esercito senza volto dei vandali che ogni giorno ed ogni notte, indisturbato e sempre più rafforzato proprio per questo, aggredisce ciò che attrae il turismo di massa, culturale o religioso che sia».

«C’è un chiaro progetto che non abbiamo paura di definire “criminale” - continua la nota delle associazioni e comitati civici del Centro Storico Uniti -  per distruggere le nostre memorie storiche e culturali e per danneggiare l’immagine di un’intera Città e del suo Popolo migliore. Bisogna trovare soluzioni rapide ed efficaci per fermare questo fenomeno di “autolesionismo” non più tollerabile!

Per ogni monumento o pezzo di “pietra di spoglio” che viene vandalizzato, la Città perde un pezzo della propria Dignità e della propria Identità che, unite alla perdita di appeal anche in termini economici, significa tenere in ostaggio di forze oscure, il senso civico e la speranza di un futuro migliore per le nuove generazioni napolitane».

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