Una chiesa in Africa per il Beato Vincenzo Romano

La chiesa inaugurata in Uganda
La chiesa inaugurata in Uganda
di Francesca Mari
Giovedì 12 Ottobre 2017, 16:05
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TORRE DEL GRECO. In Uganda una chiesa dedicata al Beato Vincenzo Romano: anche lì si prega per il processo di santificazione. Nei giorni scorsi è stata inaugurata in Uganda, dopo mesi di lavori per la costruzione, la chiesa dedicata al patrono di Torre del Greco Vincenzo Romano, realizzata da Famiglia d’Africa. La cerimonia è stata officiata dal vescovo della diocesi di Kasana - Luweero, Paul Ssemogerere, della parrocchia di Kalule.

La chiesa dedicata al Beato Vincenzo Romano si trova a Kalule, poverissima località a 44 km da Kampala, la capitale dell'Uganda. «In questa località, oltre alla chiesa e alla casa del locale parroco, Famiglia d'Africa ha realizzato - si legge in una nota -  la ristrutturazione delle povere e abbandonate aule scolastiche preesistenti, la realizzazione di un ambulatorio medico per gli abitanti della zona e di un pozzo per l'approvvigionamento dell'acqua. La chiesa di Kalule è stata intitolata al Beato Vincenzo Romano perché i fondi necessari per la realizzazione di queste opere sono pervenuti da tutta Italia ma in particolare dalla città di Torre del Greco, in provincia di Napoli».

Il beato Vincenzo Romano è stato preposito curato della cittadina vesuviana tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, svolgendo la sua opera tra gli strati più umili della popolazione dell’epoca. In Italia, intanto, è in corso il processo di canonizzazione del Parroco Santo per un presunto miracolo ora al vaglio della Congregazione delle Cause dei Santi di Roma. «L’inaugurazione proprio a due anni dalla sessione di chiusura – il commento del vicepostulatore della causa, don Francesco Rivieccio -  del processo diocesano su un presunto miracolo avvenuto per l'intercessione del parroco santo di Torre del Greco». Proprio due anni fa, infatti, il processo si chiuse a Napoli e il dossier con i documenti sul presunto miracolo, cioè la guarigione da un tumore di un torrese per intercessione miracolosa del Beato, fu consegnato alla Congregazione a Roma. Il postulatore della causa, don Giosuè Lombardo parroco della Basilica di Santa Croce invita tutti a pregare per il processo, i torresi attendono con ansia che il proprio protettore diventi Santo. 
 
 
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