Ubriachi, importunano hostess e fumano: a Napoli salta l'aereo per Manchester. L'ira dei tifosi: «Chiederemo maxi risarcimento»

Ubriachi, importunano hostess e fumano: a Napoli salta l'aereo per Manchester. L'ira dei tifosi: «Chiederemo maxi risarcimento»
di Giuliana Covella
Martedì 17 Ottobre 2017, 22:06 - Ultimo agg. 22:59
3 Minuti di Lettura
Una vergogna, dove i tifosi partenopei, quelli veri, quelli che allo stadio ci vanno per divertirsi e inneggiare ai loro beniamini, non c’entrano. Ed è per questo che chi ha fatto le spese della mancata partenza per Manchester - ieri mattina - avvierà una maxi azione legale contro la presunta mancata gestione della sicurezza in aeroporto e l’altrettanto presunta assenza di controlli verso persone ubriache e presumibilmente sotto l’effetto di stupefacenti. Ad annunciarlo sono alcuni dei passeggeri del volo Easy Jet EZY8532 che, questa mattina, sarebbe dovuto decollare alle 10.10 dallo scalo di Capodichino in direzione Gatwick (dove sarebbe dovuto arrivare alle 12), per assistere alla partita di Champions League tra Napoli e Manchester. Sarebbe, perché quel volo purtroppo non è mai arrivato a destinazione a causa di un gruppo di napoletani che, dopo 4 ore di attesa, appollaiati sulla scaletta dell’aereo, ubriachi ed esagitati, pretendevano di salire a bordo. Mentre prima ancora avevano disturbato gli altri passeggeri, senza essere allontanati da nessuno. L’odissea dei supporter azzurri (quelli autentici, è il caso di dire) che sono stati costretti a vedere il match da casa, rimanendo a Napoli, era iniziata nelle prime ore del mattino, quando era stato annunciato che vi sarebbero stati dei ritardi a causa della nebbia. 

Ma dopo 4 ore di attesa e quando sembrava che finalmente il velivolo diretto a Londra stesse per decollare, la situazione è degenerata. A raccontare la terribile esperienza alcuni dei testimoni, che hanno annunciato che ricorreranno a vie legali, attraverso Angelo Pisani, per la richiesta di un risarcimento danni sia alla compagnia aerea sia alla Gesac, società che gestisce l’aeroporto di Capodichino. «Abbiamo subito un danno enorme a causa di pochi facinorosi che non rappresentano i veri ultras napoletani - tuona Giovanni Borrelli, consulente sportivo e docente di Scienze motorie - una partenza annullata non per le cattive condizioni meteorologiche, ma per colpa di un manipolo di persone arrivate in aeroporto ubriache e sotto l’effetto di droghe a giudicare dal loro comportamento». Ma qual è stato il comportamento di questo gruppetto di napoletani diretti a Manchester? «Continuavano a bere sambuca, fumavano cannabis e molestavano le hostess - aggiunge Borrelli - e in tanti abbiamo assistito a tutto questo. Ma eccetto qualche invito a non trascendere da parte del personale aeroportuale, della compagnia e della polizia, non è stato fatto granché. Hanno addirittura rotto il cellulare a un membro  dell’equipaggio e - a causa loro - dopo le 14 ci è stato annunciato che non saremmo partiti. Dovevo andare a vedere la partita insieme ai miei figli ed ho speso circa 600 euro per ognuno di noi, ma non mi importa dei soldi. Piuttosto del fatto che è stato permesso a queste persone di terrorizzare gli altri viaggiatori». Anche Giuseppe battaglia, commercialista, si dice deciso a chiedere un risarcimento: «insieme a mio fratello tra volo, transfer e albergo abbiamo speso in totale 1.400 euro. Ma al di là di tutto la cosa assurda è il senso di impunità che abbiamo avvertito, mentre quei tifosi la facevano da padroni scavalcando i gate, passando immuni ai controlli e impedendo di andare a vedere una partita di Champions a tante persone perbene che viaggiavano su quell’aereo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA