Napoli, turisti davanti al museo chiuso. La responsabile: «È normale amministrazione»

Napoli, turisti davanti al museo chiuso. La responsabile: «È normale amministrazione»
di Delia Paciello
Mercoledì 16 Agosto 2017, 21:43 - Ultimo agg. 18 Agosto, 01:01
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In queste calde giornate di metà agosto non mancano i turisti anche nel centro di Napoli, provenienti da ogni parte del mondo ma anche dal Nord Italia, desiderosi di visitare la città durante le ferie estive.E a giovare di questo ovviamente tutte le attività legate al turismo.
 

Le maggiori attrazioni sono state aperte anche a Ferragosto, come uno dei più importanti musei della città, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In questi giorni si è registrato un incremento di oltre il 19 per cento rispetto allo scorso anno. Solo nella giornata di Ferragosto sono arrivati ben 1106 visitatori, 820 dei quali paganti, ed in questi giorni si registra una media di circa 1200/1300 visitatori al giorno. Un cambio di rotta netto rispetto a qualche anno fa, come sottolinea la dottoressa Ornella Falco, responsabile Stampa, Marketing e P.R. del Mann : «La nuova gestione autonoma stabilita dalla riforma Franceschini, grazie alla direzione di Paolo Giulierini, ha avvicinato sempre più il museo al pubblico, favorendone la fruizione». Ma non solo. «Spesso abbiamo aperto anche di martedì, giorno stabilito per il risposo settimanale del personale, a rotazione con i più importanti musei della città per permettere ai turisti di trovare sempre qualcosa da visitare, a differenza di quanto avviene in altre parti d’Italia», spiega ancora la dottoressa Falco.
 
Eppure alcuni turisti arrivati in città per visitare il patrimonio storico e culturale delle nostre terre, hanno lamentato la chiusura di alcune sale del museo nella giornata di Ferragosto, mentre altri aspettavano anche il 16 agosto l’apertura, che però non era prevista. Ma arriva pronta la risposta da parte della rappresentante del museo: «Il decreto ministeriale ha stabilito che i venti musei autonomi nazionali fossero aperti sia il 14 che il 15 del mese, e così è stato anche per noi. Ma per questo motivo abbiamo dovuto spostare il riposo settimanale del personale a mercoledì 16. Se i visitatori sono arrivati ed hanno trovato chiuso evidentemente non hanno consultato il nostro sito né preso informazioni».

E prosegue: «Non posso dire niente al nostro personale, che si dà davvero un gran da fare. Non è facile, a volte per tenere pulita l’entrata, e non solo, sono costretti anche a lavori che non spettano, ed io non posso chiedere loro di più. Tra l’altro abbiamo avuto a disposizione ben 64 unità fra personale di casa e Ales. Se qualcuno ha lamentato la chiusura di qualche sala, devo specificare che sono cose che possono capitare in qualsiasi periodo dell’anno, fra possibili infortuni e malattie dei dipendenti. Con 4 o 5 unità in più avremmo potuto aprire anche le sale della numismatica, che erano le uniche chiuse, ma questo fa parte della normale amministrazione di un museo così grande che riesce comunque a mettere a disposizione tanti servizi».
 
E in effetti sono tante le attività che il museo archeologico napoletano offre ai visitatori. Infatti ogni giovedì sera si aprono le porte al pubblico fino alle 23. Con soli due euro è possibile visitare il museo, ma non solo. Si può assistere a conferenze e videoproiezioni accompagnate da degustazioni e stuzzichini. Alle 21  vengono presentati nel giardino interno concerti musicali e da settembre anche teatro, prosa, recitazione. «La nostra intenzione è coccolare i turisti, ma anche i napoletani stessi, offrendo serate di convivialità e cultura organizzate dal nostro personale, per rendere sempre più centrale il ruolo di questo importante museo nella città», conclude la dottoressa Falco.
 
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