Gestiva traffico di pezzi di ricambio di auto rubate: arrestato noto commerciante stabiese arrestato

Gestiva traffico di pezzi di ricambio di auto rubate: arrestato noto commerciante stabiese arrestato
di Susy Malafronte
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 20:41
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POMPEI - Noto commerciante di automobili stabiese gestiva un traffico di pezzi di ricambio di auto rubate su commissione. T. M., 30 anni con piccoli precedenti, è finito in manette nel corso di una vasta operazione dei carabinieri, di Pompei, volta a contrastare i furti ed il riciclaggio di autoveicoli. L'uomo, accusato di  riciclaggio, è stato sorpreso alla guida di un furgone rubato mentre usciva da un deposito ubicato nella zona periferica di Pompei, con all’interno il telaio sezionato di una Nissan Juke di colore bianco. Ispezionato  il capannone, adibito ad officina meccanica, i militari hanno rinvenuto dei pezzi dell’autovettura già smontata ed altre parti di veicoli. Dall'attività info-investigativa, avviata dai carabinieri a seguito dell'arresto, è emersero che la Nissan era stata rubata la notte scorsa a Somma Vesuviana. I carabinieri di Pompei hanno, pertanto, proceduto al sequestro dell’autofficina meccanica, degli attrezzi utilizzati per smontare i pezzi delle auto rubate e diversi veicoli, tra cui il furgone guidato dal pregiudicato, al momento dell'arresto. All’interno del capannone, posto sotto sequestro dagli investigatori su disposizione della procura di Torre Annunziata,  sono state trovate varie centraline elettroniche smagnetizzate, utili per mettere in moto autovetture codificate, nonché due “Jammer Raptor”, ovvero disturbatori di frequenze,  che impediscono a qualsiasi dispositivo che trasmette, nelle frequenze delle sue 8 bande, di comunicare - in entrata ed in uscita - come cellulari, smartphone, localizzatori GPS, router Wifi ed altri.

L’arrestato è stato condotto,  su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria,  presso la casa circondariale di Poggioreale. Il giudice per le indagini preliminari, successivamente, ne ha convalidato l’arresto disponendo, però, gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Castellammare di Stabia.
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