Campania, bagno augurale sulla spiaggia di Ieranto nella tutela del Fai

Temerari a Ieranto
Temerari a Ieranto
di Vincenzo Aiello
Lunedì 1 Gennaio 2018, 12:54 - Ultimo agg. 2 Gennaio, 11:52
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Una tradizione, quella del Bagno augurale del 1 gennaio alla Baia di Ieranto, non annosa come altri cimenti che vedono protagonisti molti gruppi di appassionati dalla Liguria a Pantelleria. Ma il primo tuffo del 2018 nella splendida Baia tutelata dal Fai (Fondo Ambiente Italia) ha un fascino che non ha eguali. Così gli appassionati di "Prontisiparte" l'associazione che opera nel territorio lubrense anche nel campo del trekking non hanno voluto mancare anche quest'anno: nonostante arrivare a Ieranto sia di per sé un bel viaggio. In primis bisogna arrivare a Massa Lubrense, ma non al Centro della cittadina, ma risalire fino a Termini e rituffarsi al Borgo di Nerano, da dove parcheggiata macchina, moto o ciclo si prende il sentiero vero e proprio attraversando la stradina che porta alla casa dello scrittore Norman Douglas, dove l'intellettuale scozzese ma di nascita austriaca partorì il suo "La terra delle sirene".

Dopo un sentiero da dove si gode della Torre di avvistamento contro le escursioni dei Turchi -  "Isabella" - prima di arrivare alla caletta sacra al Mingazzini si attraversa la zona di archeologia industriale e l'uliveto da cui quest'anno i volontari del Fai hanno tratto un olio di gusto fine. Subito in acqua - 13 gradi sono una primavera inattesa - con i Faraglioni di Capri sullo sfondo a fare da quinta teatrale con sulla destra Punta della Campanella. Forse in questa caletta hanno fatto il Bagno - o si sono approviggionati d'acqua - anche i primi coloni calcidesi che stavano andando a fondare Cuma, eppoi Napoli. Insomma un bagno nel mito e nella storia, oltreché un cimento di trekking e salute. Una Baia aperta tutto l'anno con visiste guidate prenotabili al numero della responsabile Antonella de Angelis, 3358410253.   

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