Terremoto a Napoli, oggi l'esercitazione nei Campi Flegrei: tre scenari per domare il bradisismo

In questi giorni l'esercitazione per verificare i centri di comando e le comunicazioni

Il terremoto
Il terremoto
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 22 Aprile 2024, 00:04 - Ultimo agg. 23 Aprile, 07:37
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L’avvio delle esercitazioni ai Campi Flegrei arriva dopo l’ennesimo sciame sismico. L’ottavo del mese di aprile, per fortuna di bassa energia con magnitudo massima raggiunta 2.1, ma superficiali abbastanza da rendere agitate le giornate dei residenti delle aree più vicine agli epicentri, tra Solfatara e zona Cappuccini a Pozzuoli.

È quindi quanto mai importante l’odierna attività di protezione civile in cui si testeranno le procedure di due scenari del Piano speditivo di emergenza di tipo bradisismico e consentire al sistema di essere più preparato in caso di necessità. E proprio l’entità della scossa del 14 aprile scorso sarà lo scenario 2 ipotizzato per l’esercitazione definita per “posti di comando” cioè le strutture comunali e regionali devono adottare le procedure previste in caso di inasprimento del bradisismo, che non coinvolgerà la popolazione, ma solo personale scolastico e alunni di quattro scuole a Pozzuoli, Bacoli e nel quartiere napoletano di Bagnoli.

Il primo scenario

Lo scenario 1 inizierà alle 8.30 con una scossa che darà il via a uno sciame sismico. L’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia comunicherà al sindaco dove è localizzato l’epicentro, la magnitudo dell’evento sismico e l’inizio sciame con un primo comunicato entro 5 minuti dall’evento; il sindaco a sua volta lo comunica alla cittadinanza, e a tutta la serie di strutture istituzionali e di volontariato: tutto esattamente uguale a ciò che avviene di consueto.

La strategia operativa di oggi per lo scenario 1 prevede che le scosse dello sciame producano danni limitati e localizzati in piccole porzioni di territorio.

La risposta consiste quindi in azioni di ripristino e messa in sicurezza puntuali o nell’interdizione dei pochi edifici e delle infrastrutture danneggiate.

Il secondo scenario

Intorno alle 10.15 arriverà una scossa simulata più intensa di magnitudo 3.7, che produrrà danni più seri in porzioni più ampie del territorio e a un numero significativo di strutture e infrastrutture nella zona di intervento. Questa scossa dà il via allo scenario 2 e la risposta operativa consiste in azioni di verifica dei danni agli edifici e alle infrastrutture, interventi di rimozione del pericolo, ripristino degli edifici e delle infrastrutture coinvolte.

Sulla base delle valutazioni degli impatti sulle strutture e infrastrutture, si determina il coinvolgimento del livello nazionale attraverso il coordinamento da parte del Comitato operativo della protezione civile e attraverso la successiva eventuale attivazione della Direzione di Comando e Controllo-DiComaC, nonché una possibile mobilitazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile.

Essendo un’esercitazione per “posti di comando”, le operazioni di soccorso e assistenza della popolazione previste in questo scenario non ci saranno ma sarà eseguita solo l'evacuazione parziale dell’Istituto Madonna Assunta nel quartiere Bagnoli di Napoli, Istituto Paolo di Tarso a Bacoli e le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano a Pozzuoli. Personale scolastico e gruppi selezionati di studenti (tra cui anche disabili) saranno portati nel punto di raccolta previsto nei piani di emergenza degli istituti e, una volta completate le simulazioni delle verifiche tecniche riprenderanno le normali attività.

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Il terzo scenario

Il Piano speditivo di emergenza di tipo bradisismico previsto oggi prevede il coinvolgimento solo di posti di comando cioè non coinvolgerà la popolazione ma solo i soggetti istituzionali ovvero i Comuni di Napoli, Bacoli, Pozzuoli, Quarto, Marano, Monte di Procida, Giugliano, Prefettura di Napoli, Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Dipartimento di Protezione Civile.

La Regione Campania allestirà la Sala Operativa (Soru) e la Sala Emercom come si farebbe davvero in caso di necessità, con l'attivazione di tutte le funzioni coinvolte ovvero coordinamento e raccordo con i Coc (Centri Operativi Comunali), assistenza alla popolazione, volontariato, censimento del danno, logistica, comunicazione alla popolazione e alla stampa.

La prossima esercitazione bradisismica con scenario 3 (coinvolgimento di parte dei cittadini di Pozzuoli) è prevista il 30 e 31 maggio, mentre a ottobre, ci sarà un’esercitazione di emergenza di tipo vulcanico basata sull’aggiornamento del piano nazionale sperimentato nel 2019.

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