Napoli, riapre la funicolare: già in tilt
E la metro passa ogni 15 minuti

Napoli, riapre la funicolare: già in tilt E la metro passa ogni 15 minuti
di Valerio Esca
Sabato 22 Luglio 2017, 11:55 - Ultimo agg. 16:12
4 Minuti di Lettura

Oggi è il grande giorno della funicolare Centrale, che riapre al pubblico dopo un anno di stop. In verità c'è poco da stappare champagne perché dopo le prime due corse si verifica un primo stop. La funicolare si ferma: a causa di un guasto alle porte durato fino alle 13.50. E, contestualmente con un impianto che apre, ce n'è uno che chiude. Quello di Mergellina-Posillipo. Intanto gli orari delle funicolari si riducono: si chiude alle 22 e non più alle 00,30; l'evasione è alle stelle e la città è invasa dai cantieri. Per non parlare dei bus, che latitano. L'anno zero del trasporto pubblico locale. C'è poi chi, in questo quadro desolante, prova ad iniettare un'adrenalinica dose di fiducia al popolo partenopeo. Come il sindaco de Magistris, che ha annunciato: «Nel 2018 la città di Napoli avrà una frequenza delle corse della metropolitana ogni 4 minuti». Un annuncio che si scontra con la realtà. La stessa che oggi racconta come la linea 1 tenga il ritmo di una corsa ogni 10-12 minuti. Quando va bene. Il più delle volte, infatti, si arriva a 15 minuti di attesa ed anche oltre. Nei giorni festivi ci sono addirittura punte di 20-25 minuti. Altro che tempi europei.
 



Un punto fermo però spera ci sia oggi, al netto dell'ultimo guasto e dei ritardi dei lavori di manutenzione ventennale, con l'inaugurazione della funicolare Centrale, che dopo un anno riapre appunto i battenti alle 12,30 (la prima corsa per il pubblico). Una notizia attesa dai 28mila utenti che usufruiscono dell'impianto ogni giorno. Non mancano, però, le polemiche. Sul piede di guerra il presidente della Municipalità I, Francesco de Giovanni, che attacca: «Ho ricevuto l'invito del sindaco de Magistris per partecipare all'inaugurazione della funicolare Centrale. Lo ringrazio per il garbo istituzionale avuto, ma non parteciperò. Per il semplice motivo che, dopo mesi di ritardi, credo non ci sia nulla da inaugurare. Oltretutto per aprire la funicolare Centrale è stata sacrificata la funicolare di Posillipo e questo per me è inaccettabile. Credo non sia proprio il caso di fare inutili passerelle con la situazione in cui versa il trasporto pubblico». 

Sullo sfondo il delicato momento finanziario che sta attraversando l'Anm. L'azienda non ha liquidità di cassa ed ogni mese deve fare miracoli per assicurare gli stipendi ai suoi dipendenti. Non aiuta certo l'evasione, che da tempo ha raggiunto livelli di guardia importanti. C'è poi lo strappo che si sta consumando tra il management e i sindacati, che annunciano nuovi scioperi dopo la fumata nera dell'incontro in Prefettura di due giorni fa. Il vertice, avvenuto a seguito dello sciopero indetto dall'Usb, si è chiuso con esito negativo. Il Comune ha spinto verso l'amministratore Maglione affinché si arrivasse al pagamento del premio di produttività, con l'azienda che continua a porre la questione di impossibilità a coprirne i costi. L'assessore al Bilancio Enrico Panini ha anche tentato una scorciatoia, avanzando la proposta di frazionare il premio. Una proposta irricevibile per i sindacati, pronti a proclamare una serie di scioperi nei prossimi mesi. Il presidente della commissione Mobilità del Comune Nino Simeone lancia, a tal proposito, un messaggio a Maglione: «I napoletani non viaggiano sui mezzi pubblici per diletto ma per necessità e bisogno. È stato un colpo al cuore trovare l'altro giorno le metropolitane con i cancelli chiusi. A me non interessa di chi sia la responsabilità, ma è compito del management trovare soluzioni efficaci».

Un'altra faccia, ma della stessa medaglia, è quella della Napoli città-cantiere, dove i disagi per gli automobilisti non finiscono mai. La prossima apertura, si parla di fine luglio, è quella del cantiere di corso Vittorio Emanuele. Al lungo elenco non può mancare l'eterna incompiuta via Marina, che verrà liberata non prima dell'autunno. Piazza Garibaldi rimarrà invece imbrigliata fino a Natale. Liberato soltanto il tratto antistante la Stazione Centrale. Un altro cantiere che pesa dal punto di vista della circolazione è quello in corso Umberto. Da un mese e mezzo in piazza Nicola Amore è stato modificato il dispositivo di circolazione, per poter procedere alla realizzazione di una delle uscite della stazione metropolitana «Duomo». Il neonato cantiere chiuderà i battenti a marzo 2019. Notevoli disagi in questi mesi pure in piazza Carlo III, dove sono in corso i lavori di ripavimentazione stradale. Nella city, da circa un mese, è stato dato il via al restyling della Riviera di Chiaia, nel tratto da piazza San Pasquale a piazza della Repubblica. Altro cantiere, quello di corso Meridional, che partirà a settembre. Qualche ritardo scontano invece i lavori a corso San Giovanni: la gara è stata aggiudicata in via definitiva e si prevede di aprire i cantieri tra settembre e ottobre.