Taxi rosa e laboratori informatici, via ai progetti dalla parte delle donne

Taxi rosa e laboratori informatici, via ai progetti dalla parte delle donne
di Donatella Trotta
Sabato 6 Febbraio 2016, 11:35
3 Minuti di Lettura
Laboratori e «palestre digitali» di alfabetizzazione informatica delle donne, per contrastare nelle diverse municipalità il “digital divide” che spesso penalizza l’occupabilità femminile.

Un servizio sperimentale di «Taxi Rosa» nelle ore notturne (dalle 19 alle sei del mattino) con 3mila voucher prepagati (prenotabili, massimo 5 a testa) del valore di 5 euro, ad uso esclusivo delle donne per incrementare, nella mobilità, la loro percezione della sicurezza, accanto a «stalli rosa», ovvero parcheggi di cortesia per donne incinte. E ancora, il recupero del patrimonio di conoscenza e memoria storica femminile racchiuso nell’archivio dell’UDI (l’Unione delle Donne Italiane) che, martedì 9 febbraio, confluirà nella sede comunale di Via Concezione a Montecalvario 26 (ex Palazzetto Urban) per essere poi catalogato e reso fruibile al pubblico almeno un paio di volte a settimana. E infine, una rassegna cinematografica dal titolo «Donne in controluce» curata da Lia Polcari di Evaluna che tra proiezioni, workshop, focus group e dibattiti ospitata nei Quartieri Spagnoli, intende creare nuovi spazi di aggregazione, confronto e riflessione al femminile in un’area centrale e problematica di Napoli, attraverso dieci film e attività collaterali in programma da lunedì 8 febbraio fino al 27 giugno. Sono le principali iniziative progettuali messe in campo dalla consigliera comunale e filosofa Simona Marino - delegata del sindaco per le Pari Opportunità - nell’ambito delle attività del Servizio giovani e pari opportunità, diretto da Pino Imperatore. Anche in vista del tradizionale Marzo Donna 2016: che quest’anno, ispirandosi a un verso di una canzone di Pino Daniele, avrà per tema «Io sto vicino a te». Ovvero, chiosa Marino, «la forza delle donne tra comunità e territori, in una realtà urbana complessa, dove il diritto di cittadinanza passa anche per l’accessibilità alla salute, ai servizi, alla formazione, all’occupazione e alla sicurezza, con una maggiore attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per questo - conclude - la logica di questi progetti non è l’effetto spot ma la sostenibilità e la stabilizzazione, per dare continuità ad una sperimentazione già avviata tre anni fa».

Le fa eco Pino Imperatore: «Sono progetti finanziati da appena 57mila euro di fondi comunali ed europei, in sinergia con molti partner: proprio per incoraggiare ricadute in termini di sviluppo, crescita, conoscenza, cultura e tutela dell’incolumità femminile, ancora oggi purtroppo a repentaglio».
Alla presentazione, ieri in sala Giunta, sono intervenuti molti partner dell’iniziativa, tra i quali Massimo Colucciello di PAadvice, Pasquale Del Gaudio, dirigente del servizio Mobilità ed esponenti delle quattro cooperative di radiotaxi aderenti: Consortaxi, Partenope, Telecontact Center, La 570.
© RIPRODUZIONE RISERVATA