Striscione degli ultras della Turris
dopo i roghi: «Vesuvio torna a fiorire»

Striscione degli ultras della Turris dopo i roghi: «Vesuvio torna a fiorire»
di Francesca Raspavolo
Mercoledì 23 Agosto 2017, 11:04
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«Odio e disprezzo per chi ti ha fatto soffrire: mio caro Vesuvio torna a rifiorire». È firmato dagli ultras della Turris lo striscione dedicato al Vesuvio comparso ieri mattina alla rotonda del casello autostradale di Torre del Greco, biglietto di ingresso alla città del corallo.

Dopo l'emergenza roghi che ha mandato in cenere le pinete del vulcano, i tifosi biancorossi lanciano accuse pesanti ai responsabili degli incendi e si augurano che il Vesuvio possa presto tornare a rifiorire. In carcere per aver dato alle fiamme oltre un ettaro dei boschi del versante torrese c'è sempre Leonardo Orsino, piromane di 24 anni di Torre del Greco, sospettato di aver distrutto 10mila metri quadrati del Parco Nazionale. 

Nelle scorse settimane proprio i tifosi organizzati della Turris avevano realizzato un altro striscione, nella stessa location, sui lavori di riqualificazione dello stadio cittadino Amerigo Liguori. La scritta, nero su bianco, recitava: «Gli avanzi di bilancio per aggiustare il Liguori, nulla di fatto tra arresti e speculatori». Le accuse lanciate dai supporters biancorossi sono estremamente chiare e fanno riferimento in primis all'ex sindaco Ciro Borriello. Gli ultras gli contestavano la promessa fatta lo scorso  dicembre: in un incontro a Palazzo Baronale, quando l'allora primo cittadino si impegnò a utilizzare i fondi dell'avanzo di bilancio per ristrutturare l'Amerigo Liguori, lo stadio torrese alle prese con la grana inagibilità e il rischio crollo. «Ma tra arresti e speculatori nulla di fatto», la conclusione degli ultras in riferimento all'arresto di Borriello avvenuto lo scorso 7 agosto.
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