Sorrento, 91enne muore dopo
prelievo di sangue: medico indagato

Sorrento, 91enne muore dopo prelievo di sangue: medico indagato
di Ciriaco M. Viggiano
Mercoledì 19 Ottobre 2016, 14:20 - Ultimo agg. 16:20
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SORRENTO. Era stato ricoverato nell'ospedale di Sorrento per un dolore alla gamba e, dopo le prime cure, sembrava essersi ristabilito. I medici avevano poi deciso di sottoporlo a ulteriori accertamenti, incluso un prelievo di sangue da una vena della gamba: venti minuti dopo è morto. Protagonista della vicenda è un 91enne di Meta, Ugo Santini, deceduto in circostanze ancora da chiarire. Sul caso indagano ora la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e gli agenti del commissariato di Sorrento che hanno già notificato un avviso di garanzia a un medico. L'ipotesi di reato? Omicidio colposo.

I fatti sono contenuti in un esposto che il figlio del 91enne ha presentato alla polizia e al Tribunale per i diritti del malato. È il pomeriggio dell'11 ottobre quando l'anziano, operato al femore anni addietro, comincia ad accusare dolori a una gamba. Su consiglio della Guardia medica, i familiari gli somministrano un antidolorifico per poi contattare il 118. Dopo le prime cure l'uomo sembra essersi ripreso. Gli accertamenti rivelano solo anemia e alterazione della glicemia. Quanto basta perché i medici scelgano di tenere il 91enne in osservazione. Nella divisione di Medicina, però, i posti letto sono tutti occupati e l'uomo viene adagiato su una barella.

Per prima cosa, gli specialisti tentano di effettuare un prelievo di sangue, ma senza successo. A un tratto, stando a quanto scritto nella denuncia presentata alla polizia, il medico di turno decide di eseguire un prelievo dall'arteria femorale. Tutto sembra essere andato per il verso giusto quando il 91enne comincia ad accusare dolori lancinanti all'addome e muore nel giro di venti minuti. I familiari chiedono spiegazioni, ma la risposta del medico è secca: «Non so perché il paziente sia morto».

A quel punto il figlio dell'anziano decide di rivolgersi alle forze dell'ordine. La polizia sequestra la cartella clinica mentre i magistrati dispongono l'autopsia, effettuata nei giorni scorsi, i cui risultati saranno resi noti nel giro di un mese. E sotto inchiesta finisce il medico di turno nella divisione di Medicina. La vicenda è già all'attenzione dei vertici dell'Asl Napoli 3 Sud: «L'azienda farà luce sull'accaduto. Nelle prossime ore sarà istituita una commissione d'inchiesta per accertare eventuali responsabilità».