Capo Miseno, fatte brillare 7 bombe
​della seconda guerra mondiale

esplosione ordigni
esplosione ordigni
di Patrizia Capuano
Sabato 16 Settembre 2017, 15:53
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BACOLI - Si sono concluse oggi le operazioni disposte dalla prefettura di Napoli per il brillamento degli ordigni bellici rinvenuti nella rada di Capo Miseno. Da mercoledì a questa mattina, l'intervento dei palombari della Marina Militare del Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Napoli e di Taranto.

A loro il compito di mettere in sicurezza e far brillare sette ordigni tedeschi della seconda guerra. Di questi due sono stati rinvenuti in marzo da un pescatore subacqueo, cinque lo scorso agosto dai sub della guardia di finanza. Riemersi dai fondali di un campo mitili, i residuati bellici sono di tipo Cluster con un diametro di 32 cm e una altezza di 42 cm: ognuno con 27 mine a farfalla per un potenziale esplosivo pari a 70 chilogrammi di tritolo.

Riemersi ad una profondità compresa tra i 16 ed i 24 metri al largo di Punta Pennata, sono stati fatti brillare giovedì e questa mattina lontano dalla costa grazie un minuzioso lavoro dei palombari Comsubin della Marina Miltare. A salvaguardia della pubblica incolumità, l’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli - diretto dal comandante Marco Ruberto - ha firmato una ordinanza per vietare l'ormeggio, la navigazione, la balneazione e la pesca in un raggio di 500 metri. Nel contempo sono stati potenziati i controlli della capitaneria di porto con l’Ufficio locale marittimo di Baia affinché le operazioni proseguissero in sicurezza.
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