Sconto ai circoli sotto inchiesta, il Comune di Napoli: «Basta, li vendiamo»

Sconto ai circoli sotto inchiesta, il Comune di Napoli: «Basta, li vendiamo»
di Paolo Barbuto
Martedì 17 Luglio 2018, 08:55 - Ultimo agg. 11:29
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«Non è più tempo di chiacchiere. Il tempo stringe, dobbiamo accelerare sulla dismissione del patrimonio, entro l'autunno venderemo anche il circolo Posillipo e il tennis Club», l'assessore comunale al Patrimonio, Ciro Borriello, taglia corto sull'ultima vicenda della Corte dei Conti che, in pratica, sarebbe già superata dagli eventi, perché la vicenda dei canoni di fitto sta per essere cancellata dalla definitiva dismissione di quei beni.
Però Borriello tiene a precisare che anche sul fronte dell'adeguamento dei canoni da molto tempo «sono state avviate procedure ufficiali per stabilire un valore adeguato». Insomma, anche se non lo dice apertamente, l'assessore spiega che l'attenzione sulla questione è altissima, nonostante gli ultimi rilievi della Corte dei Conti.

LA DISMISSIONE
La questione in questo momento è tutta spostata sulla vicenda dell'alienazione dei beni patrimoniali. Si tratta di un problema vero e attuale perché i conti di palazzo San Giacomo vanno rimessi in sesto in gran fretta e la cessione di una porzione importante degli immobili serve a fare cassa: «Io ritengo che dopo l'estate arriveremo alla svolta - si sbilancia Borriello - diciamo che entro l'autunno le cessioni dovrebbero essere concretizzate». Se lo augurano anche e soprattutto i soci e i vertici dei due circoli sportivi che oggi sono nell'occhio del ciclone. Entrambi i sodalizi hanno preparato da mesi le controproposte da presentare al Comune per avviare le trattative di acquisto ma non arriva mai il momento giusto per concludere l'affare: «Il fatto è che in entrambi i casi ci sono situazioni limite che non consentono di avere un quadro preciso né di ottenere documenti in grado di garantire una transazione corretta. Ovviamente si tratta di questioni burocratiche e risolvibili, però bisogna accelerare perché abbiamo fretta di concludere».

 

I DOCUMENTI
Le questioni burocratiche sulle quali l'assessore al patrimonio del Comune di Napoli non si sbilancia sono legate in parte a presunti abusi edilizi, in parte a difetti di accatastamento che rendono complicata la cessione. In particolare al circolo del tennis c'è una vicenda di presunti abusi per i quali l'amministrazione ha chiesto il ripristino dello stato dei luoghi ottenendo in risposta un ricorso al Tar per stabilire se di reali abusi si tratta.
Un po' più complessa la questione del circolo Posillipo che solo per una porzione rientra su terreno di competenza del Comune di Napoli perché un'altra parte della struttura ricadrebbe in ambito demaniale. Per questo si starebbe verificando una situazione di stallo sul reperimento della documentazione ufficiale da presentare al momento della cessione del bene.

LA STORIA
Dal circolo del Tennis spiegano che nel momento in cui si valuta una possibile dismissione va tenuto in conto il fatto che durante la seconda guerra mondiale quella struttura venne rasa al suolo e furono gli stessi soci a tassarsi per ricostruirla e restituirla alla città: «È un dettaglio da valutare in fase di vendita», dicono con forza. La situazione del Posillipo, invece risulta più complessa per via di antichissimi ampliamenti dei quali nella documentazione attuale s'è persa ogni traccia: però quei documenti sono determinanti oggi per stabilire il valore di mercato sia per un canone di locazione che per una possibile cessione dell'immobile: «È vero che esistono queste difficoltà - taglia corto l'assessore Borriello - ma è altrettanto vero che abbiamo ottimi tecnici in grado di affrontarle e risolverle. Insomma, ogni problema verrà superato. Anche perché ci stiamo lavorando ormai da anni: conosciamo tutti i dettagli e abbiamo stabilito percorsi precisi per portare a buon fine la cessione».
Insomma, la questione della Corte dei Conti, sebbene immanente e minacciosa, sembra passare in secondo piano. L'obiettivo unico è la dismissione, e quell'obiettivo sarà centrato ad ogni costo, almeno così giurano a Palazzo San Giacomo.
 

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