Scarichi fognari in mare, guerra tra Portici e Napoli

Scarichi fognari in mare, guerra tra Portici e Napoli
di Michele M. Ippolito
Giovedì 26 Aprile 2018, 09:08 - Ultimo agg. 10:52
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PORTICI - Durissimo botta e risposta tra il sindaco di Portici Enzo Cuomo e il vicesindaco metropolitano Salvatore Pace sulla questione degli scarichi fognari nel mare di San Giovanni a Teduccio, che incidono sulla balneabilità delle acque nella zona del museo di Pietrarsa, al confine tra Portici e Napoli. Cuomo ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video che mostra inequivocabilmente come un collettore fognario sversi liquami a poche centinaia di metri da Portici. Il video ha destato una forte indignazione tra gli utenti del social network ed è stato condiviso da oltre cento persone, diventando virale.
 


«Ho segnalato e inoltrato questo video alle autorità competenti più volte ma tutto tace», è l'attacco di Cuomo: «I rivoluzionari arancioni, i portavoce dei cittadini, zelanti a fasi alternate, fingono di ignorare questo scempio che si perpetra ogni giorno sotto gli occhi di tutti». Per il primo cittadino porticese «questa vergognosa indifferenza vanifica gli enormi sforzi che si stanno facendo per la balneabilità del nostro mare». L'attacco via social è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per De Magistris, che ha affidato una risposta al suo vice in Città Metropolitana, Salvatore Pace. I rapporti tra Cuomo e De Magistris sono tesi da tempo e il primo non perde occasione per accusare il secondo di disinteresse verso le città della provincia.
 
Recentemente, ad esempio, il primo cittadino porticese ha alzato la voce per protestare contro lo stato di degrado del bosco borbonico, la cui manutenzione è di competenza della Città Metropolitana, che lo apre e chiude a singhiozzo e comunque mai per intero.

Pace ha dunque deciso di «puntualizzare come stanno le cose» replicando alla «violenza e falsità degli ormai quotidiani attacchi che subiamo dal sindaco Cuomo». Per Pace, Cuomo «si è scagliato contro il presunto immobilismo degli uffici della Città Metropolitana nell'intervenire in merito e anche contro il Comune di Napoli che, a suo dire, inquinerebbe con le sue emissioni Portici. A tale riguardo, sono costretto a ricordargli che dal 2010 la competenza a verificare ed autorizzare gli scarichi è stata trasferita ai Comuni e non è quindi potere della Città Metropolitana intervenire». Il vicesindaco metropolitano spiega che vicino Pietrarsa hanno sbocco a mare due collettori pluviali: uno di competenza regionale, l'altro del Comune di Napoli, sul quale è in atto «un appalto di lavori suddiviso in due lotti. Il primo lotto - spiega - è stato realizzato e collaudato, mentre il secondo è in corso di esecuzione. In aggiunta alle programmate verifiche, su sollecitazione costante di De Magistris, nei prossimi giorni verranno effettuate ulteriori verifiche straordinarie». Poi l'affondo più pesante: «Lontano dai clamori mediatici Cuomo scrive ai nostri uffici per chiedere migliaia di euro di contributi per la pulizia del suo litorale, attività questa che sarebbe sempre di competenza dello stesso Comune di Portici. Ebbene noi, nonostante questo comportamento non abbiamo fatto e non faremo mai mancare ai cittadini di Portici il nostro assoluto, incondizionato e solidale servizio».

La controreplica di Cuomo è altrettanto piccata: «L'ultima volta che Pace si è occupato di Portici aveva garantito l'affidamento della manutenzione del bosco all'università Federico II in tempi rapidissimi: speriamo che la convenzione non si sia persa nei meandri del gabinetto di De Magistris.
Sulla questione degli scarichi - conclude Cuomo - c'è un video che dimostra come il collettore fognario del Comune di Napoli scarichi in mare ed è incredibile che si voglia smentire una evidenza. Altrettanto evidente è la tracotanza del conflitto di interessi tra Città Metropolitana e Comune di Napoli, incarnata proprio da Pace, il quale, tra l'altro, confonde richieste di contributi con la partecipazione a bandi pubblici per ottenere finanziamenti da parte del Comune di Portici, in un modo che sembra vagamente ritorsivo».

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