Sassaiola contro bus Anm,
«chiesto tavolo in Prefettura»

Sassaiola contro bus Anm, «chiesto tavolo in Prefettura»
di Melina Chiapparino
Mercoledì 21 Marzo 2018, 19:44
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Paura a bordo e vetro in frantumi. L’ennesima sassaiola contro un bus Anm è stata messa a segno questa sera e oramai i raid si ripetono come da copione con le stesse modalità e conseguenze. Ciò che sta cambiando, o per meglio dire, ciò che emerge come dato guida dell’allargamento del fenomeno è il fatto che gli episodi prima si concentravano a Napoli e nelle zone periferiche, ora stanno interessando sempre più aree della città metropolitana. A scagliare i sassi, sono sempre gruppetti di giovanissimi, all’apparenza minorenni che dopo i lanci si dileguano scappando via a bordo di scooter oppure a piedi.


Stavolta, la sassaiola ha coinvolto il bus della linea 175 che collega Napoli, dal parcheggio Brin nell’area compresa tra il quartiere Mercato e Poggioreale, fino a San Giorgio a Cremano e Pollena Trocchia. L’autobus Anm che stava percorrendo la tratta suburbana lungo via Alessandro Manzoni, all’altezza del palazzetto dello sport ‘Palaveliero’ di San Giorgio, è stato colpito da alcune pietre scagliate da un gruppetto di ragazzini. I sassi, lanciati con forza, hanno frantumato un finestrino laterale del mezzo che però non si è completamente ritto perché si trattava di un mezzo allestito con vetri dalla doppia camera, che si rompono più difficilmente.

Ovviamente l’episodio ha scatenato paura e reazioni di ansia tra i 20 passeggeri a bordo del mezzo, che trasportava anche molti anziani ma non vi è stato alcun ferimento perché appunto il sasso non è riuscito a bucare il secondo vetro del finestrino. Come da protocollo, il conducente che ha allarmato il centralino operativo e le forze dell’ordine, una volta conclusa la corsa e dopo essersi assicurato che non ci fosse nessun rischio per la sicurezza dei viaggiatori ha riportato il mezzo al deposito per le dovute operazioni di manutenzione.

«Possiamo considerare i bus Anm dei veri e propri bersagli mobili ed il fatto che prima gli episodi nelle aree cittadine al di fuori di Napoli fossero solo sporadici mentre adesso si sta creando una vera statistica, ci deve far allarmare- spiega Adolfi Vallini del sindacato Usb- si tratta di un’emergenza sicurezza che non può essere sottovalutata e noi siamo ancora in attesa di una risposta dalla Prefettura di Napoli a cui abbiamo chiesto un incontro il 19 marzo scorso».
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