Attesa a Pomigliano, in arrivo
l'annuncio della nuova auto

Attesa a Pomigliano, in arrivo l'annuncio della nuova auto
di Nando Santonastaso
Martedì 15 Agosto 2017, 20:31
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È a dir poco troppo presto per valutare se e quali ripercussioni sul piano strategico ci potrebbero essere per lo stabilimento di Pomigliano. L'unica certezza, se tale resterà, è che tra poche settimane l'azienda dovrebbe annunciare la nuova «mission» produttiva dell'impianto, uno dei migliori al mondo come documentato da premi e riconoscimenti internazionali. L'ultima indicazione fornita dall'ad Fca, Sergio Marchionne, riguardava l'assegnazione al «Vico» di una vettura della gamma «premium» per rimpiazzare la produzione della Panda destinata alla Polonia. Si sono fatte mille illazioni sul significato delle parole del supermanager e tutti hanno concordato nel ritenere che la vicinanza di Cassino, rilanciato da pochi mesi, favorirà l'arrivo o meglio il ritorno dell'Alfa, il marchio con il quale la storia di Pomigliano è iniziata.

Al momento non è dato saperne di più. Di sicuro a Pomigliano li numeri restano altissimi. Lo stabilimento ha chiuso i primi sette mesi del 2017 con oltre 140.000 esemplari prodotti. Una continua crescita produttiva dal lancio del 2011 - ha detto Ferdinando Uliano il segretario nazionale Fim-Cisl - «accompagnata da continui risultati positivi in termini di efficienza e qualità». I dati di produzione degli stabilimenti italiani nel primo semestre 2017 con oltre 574.000 vetture confermano che l'anno in corso supererà il milione di vetture già raggiunte nel 2016 (considerando anche Fiat professional) e con una percentuale del 62% di vetture della fascia medio-alta in crescita, grazie alla spinta dei marchi Maserati, Alfa Romeo e jeep, che daranno un contributo importante alla redditività di Fca.

Torniamo all'ipotesi del nuovo modello per Pomigliano. Resta in piedi l'idea che si possa trattare del Suv compatto di cui si parla già da tanto tempo. Questo veicolo nascerebbe su una versione accorciata della piattaforma modulare «Giorgio», la stessa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio. In un primo momento si era ipotizzato anche che questo modello potesse essere realizzato anche a Cassino dove già vengono prodotte Alfa Romeo Giulia, Giulietta e Stelvio. In ogni caso l'ingresso in produzione di un nuovo modello è solo il primo passo di un importante cambiamento a Pomigliano, da dove a partire dal 2020 non verrà più prodotta la Panda, la cui produzione come detto verrà trasferita in Polonia.

Se queste indiscrezioni troveranno conferma lo si potrà sapere, come detto, tra pochi giorni. Il «Vico» offre enormi garanzie sul piano dell'organizzazione del lavoro e della qualità tecnologica degli impianti e un livello di affidabilità del personale abbondantemente sperimentato. Non è un caso che la rivoluzione voluta da Marchionne con il nuovo contratto auto e la straordinaria applicazione del sistema WCM, imitato poi in tutto il mondo, siano partite da qui. Ovviamente la gloria e i meriti non possono impedire ulteriori passi in avanti, specie in un mercato in continua fibrillazione come quello dell'auto: di qui l'esigenza, sottolineata da tutti i sindacati, di una nuova missione produttiva duratura e forte come quella legata alla Panda. Con o senza i cinesi. I firmatari dell'accordo che ha permesso il rilancio di Pomigliano sono sintonizzati su questa lunghezza d'onda: lo hanno ribadito ad ogni tavolo di confronto con l'azienda, mettendo sempre al primo posto il recupero al lavoro di tutti i cassintegrati dello stabilimenti. Una sfida che proprio i numeri positivi degli ultimi mesi delle immatricolazioni sembrano confortare.