Sant'Agnello, giovedì la festa patronale

Festa
Festa
di Antonino Siniscalchi
Domenica 10 Dicembre 2017, 21:48
2 Minuti di Lettura
SANT’AGNELLO - La festa di Sant’Agnello, in programma giovedì nell’omonimo centro, diviso da Sorrento da un’impalpabile lingua d’asfalto, consolida antiche usanze che si tramandano alle generazioni future. Le bancarelle della fiera ricordano un appuntamento religioso con profonde radici popolari che, tra l’altro, suggerivano alle donne incinte una visita in chiesa per venerare la statua di Sant’Agnello perché la bellezza del santo, ammirata nel giorno della festa, sarebbe stata trasmessa al figlio in arrivo. Con questo rito la puerpera riceverebbe una sorta di benedizione per se, ma soprattutto per il nascituro. Tradizioni e superstizioni attribuiscono a Sant'Agnello una sorta di avversione per quanti non rispettano l’usanza. La fiera, aperta alla vetrina dedicata ai prodotti dell’agricoltura, anticipa di qualche giorno, la solenne processione festiva del santo, in programma il 14 dicembre. Fino al 1957, dalla collina Rubinacci veniva esploso un autentico sparo di cannone, poi eliminato per il disagio che arrecava alle abitazioni. Sant'Agnello non figura nel firmamento dei santi italiani più conosciuti. Eppure il papa San Gregorio Magno lo annoverò fra i sette protettori di Napoli, secondo solo a San Gennaro. Spesso ignorato dai calendari l'"eremita con lo stendardo" è venerato a Lucca ed in paesini del centro-sud, che furono mete dei suoi romitaggi. A Guercino, nel Lazio, gli è dedicato un santuario. Protettore delle gestanti e dei naviganti, Sant'Agnello è anche patrono degli agrumeti sorrentini. Ecco perché la fiera è sempre stata di connotazione contadina, con utensili e piante per gli agricoltori. Lungo il viale dei Pini la vetrina riservata a giardinieri e contadini che acquistano alberi da frutta. In passato si potevano addirittura acquistare bovini. Da anni, invece, prevalgono le bancarelle di giocattoli e articoli per la casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA