Rubano otto computer alla scuola elementare: manette a due 18enni

Rubano otto computer alla scuola elementare: manette a due 18enni
Domenica 25 Giugno 2017, 11:15 - Ultimo agg. 11:26
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Ieri pomeriggio, gli agenti di polizia del commissariato Arenella hanno arrestato il 18enne di Calvizzano Luca Chelucci e il 18enne napoletano Michele Esposito, ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato e danneggiamento in concorso. Verso le 18 i poliziotti si sono recati presso la scuola primaria Antonio de Curtis in via Camaldolilli dove era stato segnalata l’attivazione dell’allarme sonoro. Giunti sul posto hanno trovato il cancello chiuso ma l’allarme ancora attivato. Hanno quindi scavalcato la recinzione ed appena hanno messo piede nel cortile interno hanno sorpreso i due giovani che alla loro vista si sono dati alla fuga.

I due 18enni sono riusciti a scavalcare il muro di recinzione e a lanciarsi sulla tettoia di una casa confinante, danneggiandola seriamente, poi sono riusciti a dirigersi verso un appezzamento di terra dove hanno inaspettatamente trovato cespugli di rovi. Per le ferite riportate si sono poi recati all’ospedale Cardarelli dove hanno però dichiarato di essere stati vittime di due differenti incidenti stradali. Insospettiti dalla incompatibilità delle ferite riportate con quanto riferito, i sanitari hanno avvisato i poliziotti del locale drappello di polizia. Questi ultimi si sono pertanto confrontati con i colleghi del commissariato che giunti in ospedale li hanno subito riconosciuti quali gli autori del furto alla scuola de Curtis.

I due giovani malviventi sono stati pertanto medicati, giudicati guaribili per le escoriazioni e piccole ferite subite nel rovo rispettivamente in 8 e 3 giorni. Dopo le cure sono stati quindi arrestati e condotti in commissariato.

La refurtiva, abbandonata al momento della fuga nello stesso cortile della scuola, è stata dai poliziotti recuperata e consegnata al dirigente scolastico. Chelucci ed Esposito avevano rubato 8 personal computer e 5 batterie. Domattina saranno giudicati con rito direttissimo.
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