Rosa scomparsa a 15 anni, l'angoscia dei genitori: «In quel video non sembra lei»

Rosa scomparsa a 15 anni, l'angoscia dei genitori: «In quel video non sembra lei»
di Marco Di Caterino
Venerdì 15 Dicembre 2017, 10:56 - Ultimo agg. 10:57
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SAN'ANTIMO - «Possibile che una figlia, che non si fa viva da mesi, si presenta nel filmato dicendo: Oggi è il 4 novembre, sono Rosa Di Domenico e sto bene! e nemmeno un saluto ai suoi genitori? E poi quel trucco così sguaiato, proprio lei che su questo aspetto ci teneva moltissimo». Luigi Di Domenico è amareggiato. Il giallo della scomparsa di sua figlia Rosa, 15 anni, presumibilmente dapprima plagiata e poi rapita da Alì Qasib, 28 anni, pakistano, ultima residenza nota il quartiere di Badia a Brescia, è ben lontano dalla soluzione. Dopo sette mesi di assoluto silenzio, nei giorni scorsi la ragazzina si è fatta viva con un video, girato con uno smartphone e inviato ai genitori da un numero sconosciuto e non rintracciabile. È la prova certa che la ragazzina, almeno fino a quel 4 novembre, è ancora viva. Ma il contenuto del video è sconcertante. «Il video, che pure dimostra che Rosa è ancora viva dice al telefono Luigi - non ci convince. Perché non ci saluta, perché quel trucco sbavato?». La voce del papà di Rosa tradisce angoscia e paura, quando riflette su un'altra parte del video messaggio, quella nella quale la ragazzina dice: «Mi tratta sempre bene. Non mi manca nulla: ho i trucchi, le piastre per i capelli, gli orecchini. Ho anche due conigli, che lui mi ha portato per non farmi sentire sola». Rosa, dice papà Luigi, i conigli da compagnia non li sopportava, le facevano impressione. Amava i cani. E poi che significa quel passaggio sul non farla sentire sola? Vuol dire che potrebbe essere prigioniera o trattenuta in un luogo chiuso contro la sua volontà?».
 
Dubbi, sospetti. E paure. «Temo che quello che Rosa ha detto nel videomessaggio non sia la sua volontà. Qualcuno le ha scritto quello che doveva dire. L'abbiamo capito rivedendo decine di volte il video, con mia figlia che guarda verso il basso, mai nell'obiettivo del cellulare, proprio come si fa quando bisogna leggere qualcosa». Ecco perché Luigi lancia un appello alle forze dell'ordine. «So - dice - che gli inquirenti non hanno ancora abbandonato l'ipotesi dell'allontanamento volontario. E dopo questo video potrebbero convincersi che sia proprio così, visto che dice di stare bene. Mia figlia ha solo 15 anni e deve essere tutelata, deve essere cercata come non mai, e gli inquirenti devono mantenere la stessa tensione investigativa tenuta fino a oggi. Ve lo chiedono una mamma e un padre disperati».

Il video è ora nelle mani del pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore Francesco Greco, per essere analizzato da esperti. In casi come questi l'analisi viene affidata a comportamentalisti, capaci di accertare dalla posizione del corpo, dallo sguardo e dall'espressione degli occhi molto fissi e senza alcun battere di ciglia quelli visti nel video - se quello che viene detto è spontaneo oppure imposto. Durante la trasmissione Chi l'ha visto? ha telefonato un telespettatore, un medico, che in quei pochi secondi mostrati in diretta avrebbe notato una serie di ematomi sull'arcata sopraccigliare e sulle palpebre. E anche il particolare che le labbra di Rosa sono apparse stranamente gonfie se rapportate a quelle ritratte nelle altre foto della ragazza in circolazione sui siti web e sui giornali come se la ragazzina si fosse sottoposta a un intervento di chirurgia plastica con esiti negativi. Per il medico intervenuto erano il risultato di un pestaggio violento, con il gonfiore a mala pena coperto con quel rossetto dal colore acceso e con una larga sbavatura. Considerazioni che hanno gettato nello sconforto i genitori di Rosa, tanto che la mamma non ha retto più a questa tremenda tensione e si è lasciata andare a un pianto dirotto: «La deve lasciar stare. Rosa deve tornare qui», si dispera.
 

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