Ricoverato per polmonite, muore ​a 28 anni a Ischia: la famiglia denuncia

Ricoverato per polmonite, muore a 28 anni a Ischia: la famiglia denuncia
di Massimo Zivelli
Venerdì 23 Febbraio 2018, 13:27 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 08:17
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Con cause ancora tutte da accertare, la sua morte sconvolge l'isola d'Ischia. Appena 28enne, Lino Maltese, residente a Serrara Fontana, è deceduto questa mattina all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Sposato e genitore il giovane uomo era lo zio di Vittoria, la bimba di appena 12 mesi deceduta al Santobono - dover era stata ricoverate - appena qualche settimana prima, per una infezione fulminante da meningococco.

Al vaglio delle autorità sanitarie le circostanze del decesso di Maltese, circa le possibili complicazioni di una polmonite anche se gli accertamenti sono ancora in corso, considerato che la direzione dell'ospedale isolano ha disposto l'invio di un campione da analizzare al laboratorio del Cotugno. Tra le prime ipotesi, cicola quella relativa alle complicanze di una setticemia polmonare.

La Procura ha nel frattempo disposto il sequestro della salma ed incaricato l'ufficio di medicina legale per l'esecuzione dell’esame autoptico, con il chiaro intento di approfondire le possibili cause di questa tragedia che arriva a sconvolgere ulteriormente questo nucleo familiare ancora alle prese con l'enorme dolore causato dalla morte della bambina. Fu infatti il meningococco a causare l'atroce morte della piccola Vittoria Maltese, di 12 mesi, deceduta al Santobono di Napoli. Le cuginette, i famigliari (compreso lo zio Lino) e tutte le persone che erano entrate in contatto con la bimba, vennero subito sottoposte a profilassi antibiotica.

Riguardo al decesso di Maltese, l'Asl Napoli 2 Nord ha avviato le proprie verifiche. «Dai primi accertamenti - è scritto in una nota - parrebbe che il giovane, anche in ragione di problematiche preesistenti, si trovasse già in una condizione clinica delicata al momento del ricovero, verificatosi nelle prime ore della mattina del 22 febbraio. L'immediato ricovero nel reparto di medicina e il successivo trasferimento in rianimazione, causato dall'improvviso aggravamento delle sue condizioni, non hanno potuto evitare» la morte. «L'azienda sta valutando l'eventualità di realizzare ulteriori approfondimenti circa le procedure messe in atto». L'Asl Napoli 2 Nord e il proprio personale, infine, «esprimono il cordoglio e la vicinanza ai familiari del giovane».
 
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