Non bastano mare blu e chef stellati: Massa Lubrense si scopre insicura

Non bastano mare blu e chef stellati: Massa Lubrense si scopre insicura
di Ciriaco M. Viggiano
Lunedì 24 Luglio 2017, 09:22 - Ultimo agg. 12:03
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MASSA LUBRENSE - Nel porto di Marina della Lobra c'è il solito via vai di gente: barcaioli, tassisti, pescatori, ma soprattutto turisti stranieri e villeggianti napoletani che hanno eletto Massa Lubrense come loro buen retiro estivo. Non solo per le spiagge premiate con la Bandiera blu o per l'altissima concentrazione di ristoranti stellati, ma soprattutto per la sicurezza che ha sempre consentito loro di trascorrere soggiorni sereni. Sicurezza che adesso, dopo la rapina e l'aggressione ai danni un disabile 64enne, sembra drammaticamente in discussione. Eppure, non più tardi di dieci anni fa, nel 2007, Massa veniva riconosciuta da una classifica stilata da un periodico specializzato come città più sicura d'Italia. Com'è possibile, dunque, che una cittadina con la «patente della legalità» divenga teatro dei raid di malviventi senza scrupoli? 

«Ci si è adagiati, convinti che l'essere esclusi dai circuiti tradizionali del pendolarismo garantisse automaticamente una protezione», osserva Carlo Gambalonga, giornalista di lungo corso e habitué di Massa dove viene in vacanza dal 1980. «Questo - aggiunge - è avvenuto per una certa superficialità dei residenti e per un concetto di legalità che a ben guardare si riduce alla tolleranza zero nei confronti degli automobilisti indisciplinati». In altre parole, la scelta di non far arrivare da queste parti i binari della Circumvesuviana, che in altri centri della Costiera riversa insieme ai turisti anche decine di delinquenti, non ha pagato. E a questo si aggiunge un ulteriore problema: Massa Lubrense, con i suoi venti chilometri quadrati e le sue diciassette frazioni, è il secondo centro più esteso della penisola sorrentina. Un territorio assai vasto, quindi, dove sono presenti solo due presidi delle forze dell'ordine: la tenenza della guardia di finanza, a Massa centro, e la caserma dei carabinieri, a Sant'Agata sui due golfi.

«Le forze di polizia, che già devono fare i conti con la scarsità di uomini e mezzi, sono costrette a un autentico superlavoro» sottolinea Antonio Mellino, chef di fama mondiale, che nel suo ristorante «Quattro passi» attira vip e stelle dello spettacolo.

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