Bagnoli, Renzi: «Il 6 aprile sarò a Napoli
Le multinazionali Usa sono interessate
Coinvolgerò anche Amazon e Google»

Bagnoli, Renzi: «Il 6 aprile sarò a Napoli Le multinazionali Usa sono interessate Coinvolgerò anche Amazon e Google»
Venerdì 1 Aprile 2016, 16:44 - Ultimo agg. 2 Aprile, 13:48
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WASHINGTON - Dagli Usa a pochi giorni dalla sua visita a Napoli per prendere parte ai lavori della cabina di regia per i lavori di bonifica (fissata per mercoledì 6 aprile), il premier Matteo Renzi rilancia su Bagnoli dicendo: «è una vicenda enorme, è un altro potenziale attrattore. Ci sono molte realtà Usa potenzialmente interessate, ho parlato con Apple e Cisco e mi piacerebbe coinvolgere anche Amazon e Google». Resta comunque la priorità assoluta della bonifica «dopo anni di tempo perso». Le parole del premier, comunque, non sono servite a placare gli animi. Da Napoli il sindaco Luigi de Magistris non arretra di un millimetro e non fa sapere ancora se parteciperà alla cabina di regia per fare il punto sull'avvio dei lavori di bonifica, propedeutici ad ogni tipo di intervento urbanistico sui suoli dell'ex Italsider e di altre fabbriche. Per de Magistris «la firma del protocollo sottoscritto il 14 agosto del 2014 non è stata tradita dal Comune ma da altri».

«Sono un uomo di pace, ma anche di lotta per i diritti, per la Costituzione, per la democrazia e per il rispetto reciproco. Se c'è qualcuno di violento è il Governo perché ha utilizzato una violenza istituzionale su Bagnoli con un'opacità senza precedenti»: queste le parole del sindaco. «Il contrasto che noi mettiamo in campo a soprusi istituzionali, fortemente violenti è assolutamente democratico, costituzionale», rincara la dose De Magistris assicurando però che il Comune «continua a chiedere un dialogo tra le istituzioni rappresentative previste dalla Costituzione: Governo, Regione e soprattutto la città di Napoli perché Bagnoli è Napoli e l'amministrazione comunale ha prerogative che non possono essere eliminate».

Ad auspicare la partecipazione del sindaco di Napoli alla Cabina di Regina di mercoledì prossimo è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, che ha inviato una lettera al prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, nella quale spiega le modalità della pubblicizzazione dei lavori della cabina di regia che comunque non prevedono registrazioni.

«Ricordo che le forme di registrazione di lavori della Cabina di Regia sono state definite, dalla stessa Cabina di Regia, nella riunione del 1 dicembre 2015, in applicazione dell'articolo 1, comma 3, del DPCM 15 ottobre 2015. Tale determinazione prevede la redazione di apposito processo verbale degli esiti delle riunioni, da approvare successivamente da parte dello stesso consesso e quindi inviato a ciascun componente, come da richiesta avanzata a suo tempo dal sindaco di Napoli. Peraltro, come è noto a tutti i componenti, i processi verbali effettivamente redatti e approvati riferiscono, oltre agli esiti delle riunioni, anche - in forma sintetica ma esauriente - i contenuti delle discussioni. Pertanto, non sono previste, né ammesse, altre forme di registrazione. Era stato nei giorni scorsi il sindaco de Magistris a sollecitare una registrazione "audio video" della seduta. Una richiesta, spiega sempre il primo cittadino di Napoli, voluta per trasparenza «e che non è una condizione affinché il Comune non partecipi. Da qui al sei aprile - dice infine de Magistris -c'è tempo per decidere cosa fare, ma la nostra posizione non cambia di un centimetro. Le nostre condizioni sono quelle che traccia la Costituzione. Noi chiediamo il rispetto della legge
».

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