Quattro albanesi forzano posto
di blocco, fermati dopo inseguimento

Quattro albanesi forzano posto di blocco, fermati dopo inseguimento
di Nello Fontanella
Martedì 17 Luglio 2018, 14:59
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In quattro sfrecciavano a velocità sostenuta a bordo di una 156 Alfa Romeo lunga la corsia sud della variante 7bis Villa Literno-Nola. All'alt della pattuglia della Polizia Stradale di Napoli, Distaccamento di Nola diretto dall'ispettore superiore Giovanni Grimaldi, dopo un accenno di fermata hanno tentato di investire l'operatore per poi ripartire a tutta velocità. Dopo un breve inseguimento i poliziotti li hanno bloccati poco prima dello svincolo area industriale nel territorio di Marigliano. Prima di fermarsi dal finestrino hanno lanciato un pacco contenente o refurtiva oppure arnesi da scasso e armi. Complice il buio e gli arbusti lungo la corsia, il pacco non è stato rinvenuto. I quattro di nazionalità albanese, di cui uno minorenne, sono stati identificati con l'ausilio dei poliziotti del commissariato di Nola della Polizia e fotosegnalati.

Sono tutti pregiudicati per i reati di rapina e ricettazione mentre il telaio dell'Alfa è risultato contraffatto. I quattro sono stati comunque trovati senza documenti d'identità ma i nominativi risultano essere esatti al terminale. In mancanza della flagranza di reato, sono stati denunciati per ricettazione (per il telaio contraffatto dell'auto) e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per la mancata esibizione dei documenti d'identità.

E' in corso ora una vasta attività d'indagine, nell'attesa dei risultati, per confrontare le impronte digitali con quelle rilevate dalla scientifica negli appartamenti e nelle ville dell'intera area nolana oggetto di furti. I poliziotti infatti, ipotizzano che i quattro facessero parte dei una delle tante bande specializzate in "furti in appartamento",  professionisti del crimine con un ‘fatturato’ milionario e attività trasversali che spaziano senza indugi tra le razzie in abitazione e quelle negli esercizi commerciali. Anche grazie a comprovate doti funamboliche utili per arrampicarsi lungo le grondaie e per introdursi in casa dalle finestre dei piani rialzati. Spesso si tratta di ladri giovani, che in Italia vengono per un ‘mordi e fuggi’ con il semplice visto turistico. Più strutturata, invece, l’attività di loro connazionali più radicati e dediti allo spaccio di cocaina e marijuana.
 
 
 
 
 
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