Banconote antiche? Ecco come riconoscere quelle «preziose»| Video

Banconote antiche? Ecco come riconoscere quelle «preziose»| Video
di Emanuela Vernetti
Sabato 5 Aprile 2014, 14:59 - Ultimo agg. 8 Aprile, 08:54
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NAPOLI - Occhio al suono delle banconote. Per gli appassionati della cartamoneta il Gianluca Coppola, titolare di uno studio filatelico specializzato nel settore del collezionismo, suggerisce un metodo empirico per verificare che la banconota sia di “fior di stampa” cioè appena stampata dal poligrafico.

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La fotogallery con i consigli dell'esperto

Infatti, sventolando in aria le banconote, il fruscìo derivante dal movimento delle stesse ne indica la loro eventuale “rigidità”, assente, invece, in quelle già circolate.

«Lo stato di conservazione delle banconote, e quindi il fior di stampa, - spiega Gianluca Coppola - è una fattore importantissimo nella valutazione. Infatti, essendo un elemento cartaceo, la banconota è più soggetta al deterioramento e quindi alla svalutazione. Così come scritte o segni di graffette sulla superficie possono far calare di molto il valore».

Non solo. Per determinare la rarità di una cartamoneta, con un buon catalogo alla mano e armati di una lente d’ingrandimento, è necessario poi aguzzare la vista sul numero seriale che indica l’anno di emissione della banconota o sulla firma del governatore della banca d’Italia o dei cassieri.

«Ogni firma è associata a una determinata emissione che può essere stata inferiore o maggiore rispetto alla precedente. La stessa 1000 lire può valere di più o meno a seconda del numero di banconote emesse con quella firma».

Perciò, attenzione alle facili conclusioni, perché non è mica detto che la più datata 1000 lire di Giuseppe Verdi sia anche più di valore rispetto alla 1000 lire più recente di Marco Polo o di Montessori.

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