Psicologia: da terrorismo a rapine,
come intervenure dopo la crisi

Psicologia: da terrorismo a rapine, come intervenure dopo la crisi
Giovedì 23 Febbraio 2017, 14:31
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Non solo eventi di grande impatto come catastrofi naturali, stragi e attentati terroristici, ma anche traumi quotidiani legati a violenza di genere, problemi di salute mentale, rapine armate o dipendenze. La molteplicità e la frequenza dei casi di crisi impone di modificare l'attuale modello dell'intervento psicologico, che finora è basato sull'emergenza e che invece dovrebbe essere improntato sull'idea dell'urgenza.  In base a questo approccio, che si è già affermato in altre realtà, sarebbe opportuno coinvolgere in maniera strutturale la figura dello psicologo e non, come accade oggi, relegarla a interventi emergenziali. Occorrerebbe inoltre definire il nucleo e la tipologia di intervento in base alle specifiche circostanze, guardando alle buone pratiche utilizzate già in altri Paesi.
 
Per riflettere su questi temi l'Ordine degli Psicologi della Campania organizza il convegno «L'intervento psicologico sulla crisi», in programma lunedì 27 febbraio, a partire dalle 9, nel Grand Hotel Oriente a Napoli (via Armando Diaz, 44). Dopo i saluti istituzionali del presidente nazionale dell'Ordine degli Psicologi, Fulvio Giardina, e della presidente dell'Ordine campano, Antonella Bozzaotra, interverranno il docente dell'Università degli studi del Molise, Raffaele Felaco (Psicologia d'urgenza), della vicepresidente di Aforcump SFP Association (Association de Formation et de Recherche des Cellules d’Urgence Médico-Psychologiques – Société Française de Psychotraumatologie), Clara Duchet (Dal terrorismo all’intervento d’urgenza, alla ricerca del tempo perduto).
 
Duchet è stata protagonista in patria e all'estero di numerosi interventi, in particolare dopo attentati terroristici. La psicologa clinica francese illustrerà il modello che da anni si è affermato nel suo Paese e che ha consentito alla Francia di fronteggiare con efficienza e tempestività anche i recenti attacchi, da Charlie Hebdo al lungomare di Nizza, passando per il Bataclan.

 
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