Nelle dichiarazioni rese alla polizia l’uomo ha raccontato: «Rientravamo da una cena a Pozzuoli e viaggiavamo sul mio scooter. Io le avevo chiesto conto di un graffio e di un livido che aveva sul collo. Lei in maniera anche violenta, battendo il pugno sul mio casco, senza rispondermi, mi aveva intimato di fermarmi: cosa che ho fatto. La discussione è continuata sempre con toni e gesti violenti. Poi - continua l'uomo - infastidito dal suo atteggiamento, mi sono girato e le ho dato le spalle, ignorandola.
Dopo pochi istanti mi sono rigirato e non l’ho vista più, ma ho notato un gruppetto di persone, di fronte, che guardavano giù sugli scogli. Mi sono avvicinato e ho fatto la tragica scoperta, rimanendo scioccato».
Subito dopo l’accaduto sono arrivati gli operatori del 118 e una squadra dei Vigili del Fuoco che, con una scala, hanno dovuto calarsi nello strapiombo per recuperare il corpo che è andato a schiantarsi su un massetto di cemento armato. Le condizioni della donna sono apparse subito molto gravi. Trasportata all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta è morta alle 20,35. Sono stati trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica per le indagini. La 37enne viveva con il padre a cui era stata affidata all’età di sei anni dopo la separazione dei genitori.