Pozzuoli, arriva la nave Rainbow Warrior di Greepeace per il tour di ricerca

Pozzuoli, arriva la nave Rainbow Warrior di Greepeace per il tour di ricerca
di Pasquale Guardascione
Martedì 27 Giugno 2017, 12:11
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POZZUOLI. La Rainbow Warrior venerdì 30 giugno arriverà nella cittadina puteolana. La nave utilizzata per le campagne di Greenpeace sarà ancorata al Molo Caligoliano e visitabile venerdì, dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, e sabato primo luglio dalle 10 alle 16. 
 

 


La Rainbow Warrior III è entrata in azione nell'ottobre del 2011 prendendo il posto della Rainbow Warrior II, che dopo 22 anni di azioni non violente nei mari di tutto il pianeta, nell'agosto 2011 viene donata a Friendship. È equipaggiata con le più moderne tecnologie di comunicazione, un eliporto a poppa e due scialuppe di salvataggio. Per tenere al minimo il consumo di carburanti e farne un mezzo di trasporto verde e sostenibile, è dotata di un rivoluzionario sistema di alberatura che sorregge 1256 metri quadrati di vele. Gli oltre 400 mila componenti della nave sono stati acquistati o costruiti con il sostegno concreto dei donatori dell'associazione. Tutte le sue componenti sono state inoltre studiate per facilitare l'opzione d'uso più sostenibile.

Il suo arrivo nella cittadina flegrea segue la tappa italiana di Genova dove è rimasta ancorata fino al 24 giugno scorso. Il tutto fa parte del tour "più plastica, meno Mediterraneo", che ha l'obiettivo di salvare il mare per raccogliere dati e testimonianze dirette sull'inquinamento da plastica che affligge i nostri mari. È un tour di ricerca organizzato con la collaborazione scientifica dell'Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l'Università Politecnica delle Marche.

«Il mare purtroppo soffoca per colpa della plastica e il Mediterraneo non fa eccezione: come dimostra il nostro report 'un Mediterraneo pieno di plastica', i materiali di plastica rappresentano tra il 60 e l'80% dei rifiuti marini. Rifiuti o frammenti di plastica sono stati trovati anche nei fondali abissali tra 900 e 3 mila metri di profondità, nelle specie commerciali come tonno e pesce spada e in aree ecologicamente importanti e protette - si legge nella nota di Greepeace -. Riciclare non basta, dobbiamo risolvere il problema alla fonte. L'Europa ha una grande responsabilità in quanto è il secondo produttore al mondo di plastica, utilizzata per lo più per la produzione di imballaggi usa e getta. Chiediamo al ministro Galletti di garantire la graduale eliminazione della plastica usa e getta, compresi gli imballaggi. L'attuale revisione delle direttive dell'Unione Europea sui rifiuti offre all'Italia e ai paesi membri l'occasione di fare davvero un passo avanti contro l'inquinamento marino dovuto alla plastica.
La plastica è ovunque e quella visibile ad occhio nudo rappresenta solo la punta dell'iceberg. Il mare soffoca, il momento di agire è ora». 

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