Ok al concerto, Pontida blindata
sfida degli antagonisti alla Lega

Ok al concerto, Pontida blindata sfida degli antagonisti alla Lega
di Pietro Treccagnoli
Venerdì 21 Aprile 2017, 10:34 - Ultimo agg. 10:35
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La gloria s’è sciolta nella tarda mattinata di ieri. Una telefonata della Questura di Bergamo ha comunicato agli organizzatori della «Festival dell’Orgoglio antirazzista e migrante» (Insurgencia e «Agire nella Crisi») che la festa s’ha da fare. Si può. Via libera per i Terroni Uniti a Pontida, nella cittadina della Bergamasca sacra ai leghisti. In programma concerto e torneo di calcetto. Il palco, previsto accanto al cimitero e proprio di fronte alla casa del sindaco Luigi Carozzi, cominceranno a montarlo domattina, pronto per accogliere gli artisti che si esibiranno in un raduno che si annuncia come manifestazione ipergoliardica. Il terreno, un pratone alternativo a quello storico del Carroccio, appartiene a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), la controllata delle Ferrovie dello Stato, con la quale c’è stato un tira e molla fino a che la Prefettura lombarda non ha sbloccato tutto. La Rfi, da parte, ci ha tenuto a precisare che non c’è stato nessun dietrofront e ha comunicato di aver consegnato le aree contese proprio «alla Prefettura di Bergamo a seguito della richiesta istituzionale», ribadendo la propria politica verso le richieste di utilizzo degli spazi di proprietà «che non ha nulla a che vedere con valutazioni di alcun tipo circa i contenuti delle manifestazioni, quanto piuttosto con la natura giuridica dei soggetti organizzatori». Sulla polemica è tornato di striscio pure Matteo Salvini che da Acireale, dove si trovava per un comizio, ha ricordato gli scontri di Napoli: «È meglio sempre evitare che gli scemi, anche se pochi, abbiano il sopravvento, anche perché poi di mezzo ci vanno i cittadini, le forze dell’ordine. A Napoli mi è dispiaciuto perché vi furono 30 poliziotti feriti e danni per migliaia di euro. Hanno un sindaco totalmente inadatto e fuori dal mondo».
 


La cittadina prealpina sarà comunque blindata. È stato lo stesso primo cittadino a comunicarlo. Scuole chiuse, uffici sbarrati, persino il cimitero off limits. E l’unico albergo non ha accettato prenotazioni da Napoli. Si temono scontri che però i promotori escludono nel modo più assoluto. Non è una calata (anzi una risalita) dei lanzichenecchi, come ha ironizzato nei giorni scorsi Luigi de Magistris, per il quale, ieri, fino a tarda sera si è ipotizzato che partecipasse personalmente, impegni di bilancio permettendo. È stato lo stesso sindaco a far nascere il dubbio con un post su Facebook, vago e che fa immaginare una capacità di bilocazione come san Filippo Neri. «Sabato saremo presenti in due manifestazioni importanti per la lotta per i diritti e per i beni comuni» ha scritto. «A Pontida con artisti per la cultura partenopea e meridionale, con i sud del mondo, terroni e musica per contaminare terra e aria, per entrare anche nei cuori di chi ci giudica senza conoscerci; a Melendugno e nel Salento per sostenere la lotta No Tap: gli ulivi, la terra e il mare sono beni comuni e vanno difesi. In cammino e in lotta». È molto più probabile, però, che DeMa opti per la Puglia, fanno trapelare dal Comune. Chi invece ha fatto un pensierino per Pontida è il fratello Claudio, segretario del movimento, con un passato di organizzatore di rassegne musicali: potrebbe accodarsi agli artisti che si esibiranno.


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