Il sovrintendente Osanna: «Impieghiamo i profughi a Pompei»

Il sovrintendente Osanna: «Impieghiamo i profughi a Pompei»
di Susy Malafronte
Domenica 12 Giugno 2016, 09:49 - Ultimo agg. 13 Giugno, 10:30
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POMPEI - La proposta è arrivata nel corso dell’incontro per la firma del «Patto d’amicizia» tra Pompei e Nola, entrambe città dalla storia millenaria, custodi di patrimoni artistici, archeologici e religiosi: «Affidatemi i profughi, offrirò loro un lavoro». A lanciarla è il soprintendente Massimo Osanna. Il ragionamento è semplice: «In Italia arrivano centinaia di profughi laureati e con specifiche professionalità che percepiscono sussidi senza lavorare. Perché non impiegarli nei beni culturali?». Ma con quali mansioni? «Potrebbero fare i giardinieri oppure occuparsi della manutenzione ordinaria dell’area archeologica».

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