Picchia la compagna e minaccia di ucciderla per un Whatsapp: arrestato dai carabinieri

Carabiniere con cellulare
Carabiniere con cellulare
di ​Francesca Mari
Venerdì 12 Maggio 2017, 14:48
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TORRE DEL GRECO. Dramma della gelosia per un messaggio Whatsapp. Picchia la compagna davanti ai figli piccoli e minaccia di ucciderla, arrestato.  E’ in attesa di rito direttissimo il 39enne pregiudicato di via Pagliarelle che ha perso la testa per un messaggio sul telefonino della compagna e l’ha riempita di botte minacciando di strangolarla davanti ai figli di lei di 8 e 13 anni.

Sono dovuti intervenire i carabinieri della Stazione Capoluogo di Torre del Greco, agli ordini del luogotenente Vincenzo Amitrano che, allertati dalla donna in un momento di tregua, hanno arrestato l’uomo. Secondo la ricostruzione degli uomini dell’Arma i due, entrambi pregiudicati, lui per reati contro il patrimonio e la persona e lei per truffa, si trovavano nella loro casa in via Pagliarelle, alla periferia della città, insieme ai due figli di lei quando improvvisamente si è sentito il bip di un messaggio Whatsapp sul telefono della donna. A questo punto l’uomo ha perso la testa e nel cercare di recuperare con forza il telefono dalle mani della compagna, ha cominciato prima a inveire contro di lei verbalmente e poi ad aggredirla con calci e pugni.

Una volta recuperato il cellulare e constatato che si trattava di un messaggio dal testo innocuo, l’uomo non contento ha deciso di telefonare al numero del mittente e la donna, per impedirglielo, ha provato a riappropriarsi del suo cellulare.  A questo punto la situazione è degenerata perché l’uomo ha scagliato con forza il telefono contro il pavimento, rompendolo, e ha afferrato la donna alla gola, sbattendola contro il muro e minacciando di strangolarla. Tutto questo davanti ai due bambini piccoli che sono rimasti immobili e terrorizzati. Riuscita a liberarsi la donna ha allertato i carabinieri che accorsi sul posto hanno arrestato l’uomo. Il cellulare al momento inutilizzabile è stato sequestrato dai militari ed è al loro vaglio per ulteriori accertamenti. 
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