Giustizia, novità per le spese legali: la Bcc le paga a vista agli avvocati

Il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo
Il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo
Martedì 22 Gennaio 2019, 13:28 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 12:39
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Da oggi gli avvocati napoletani potranno rivolgersi alla Bcc di Napoli e, aprendo un conto corrente, avranno accesso all’apertura di credito in conto corrente per l’anticipazione degli importi delle parcelle maturate e derivanti dall’attività svolta con il gratuito patrocinio. L’iniziativa, unica nel panorama nazionale, arriva a seguito del lungo lasso di tempo che passa dalla liquidazione dei compensi all’effettivo pagamento, in media oltre un anno. A siglarla il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Maurizio Bianco e il numero uno della banca di credito cooperativo partenopea Amedeo Manzo per venire incontro alle esigenze dei legali campani.

«Questo è l’ultimo degli obiettivi raggiunti - commenta Bianco - ma è certamente quello più importante della mia presidenza. Volevo ridare respiro ai professionisti napoletani, e specialmente ai più giovani, che operano in un contesto economico 'difficile', dove il patrocinio a spese dello Stato è spesso l’unico modo per consentire una difesa ai più deboli. Inseguivo da tempo questo risultato e finalmente ci sono riuscito, grazie alla sinergia con Manzo e la Bcc, che deve continuare».
 

Gli avvocati napoletani, documentando l’iscrizione all’albo, potranno aprire un conto corrente presso la Bcc e accedere all’apertura di credito per l’importo equivalente alle somme liquidate per gratuito patrocinio, senza ulteriori garanzie.

«La Bcc - osserva Manzo - è da sempre vicina alle esigenze dei professionisti e delle imprese, per la rinascita del tessuto economico del nostro territorio. Questa iniziativa si pone in linea con i nostri obiettivi. L’avvocato che vorrà, potrà avere immediatamente a disposizione sul conto corrente, con costi davvero irrisori, i compensi liquidati per gratuito patrocinio, senza attendere i tempi della burocrazia».
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